Agron Tare: "Attacco a mio fratello come ds della Lazio. Che c'entro io con Muriqi?"

16.06.2021 07:28 di Alessandro Vittori Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Agron Tare: "Attacco a mio fratello come ds della Lazio. Che c'entro io con Muriqi?"

AGGIORNAMENTO 15/06 - Dopo le parole all'Adnkronos, Agron Tare è intervenuto anche ai microfoni di Radiosei per chiarire ulteriormente la vicenda legata al servizio andato in onda su Report. Il fratello del direttore sportivo della Lazio afferma che l'unica persona con cui ha parlato è il giornalista Fabrizio Gerolla per una consulenza. Di seguito le sue parole.

I FATTI - "I fatti risalgono al 2014 e al 2015. È un attacco a mio fratello interno al mondo Lazio, come direttore sportivo. Questo tipo che è un giornalista, Fabrizio Gerolla, lavorava per una società che ha chiesto i nostri servizi come studio legale. Abbiamo fatto la nostra consulenza ed è finita lì. La Procura di Bari indaga la Sacra Corona Unita e nei fascicoli ci sono anche queste intercettazioni in cui Gerolla parla con me e mi chiede una consulenza. Finisce lì".

REPORT - "La cosa strana è che La Repubblica faccia un pezzo in cui parla solo di Tare, c'erano coinvolti anche altri procuratori e gente conosciuta. Da quel che so io La Repubblica si interessa a colpire anche il presidente della Lazio. Fanno il collegamento tra me e Muriqi ma che c'entro io? Non sono più console albanese in Turchia da fine 2018, Muriqi è arrivato l'anno scorso. Non è stato fatto un errore, come non è un errore il finto pentito che racconta delle cose durante la trasmissione, è un attore. Tra i due governi siamo in buonissimi rapporti e io non voglio essere un caso che divide. La Rai deve avere una responsabilità oggettiva sui giornalisti dipendenti, sono per la libertà di stampa ma tutto questo è stato fatto con una regia dietro. Non è che il giornalista si è sbagliato e ha portato erroneamente i fatti nella sua trasmissione". 

LA CONSULENZA - "Quando Gerolla mi chiama come rappresentante della società di Bari che voleva entrare nel mondo del gioco d'azzardo in Albania, mi chiede la consulenza e io gli offro tre alternative: vieni a prendere la licenza e apri una tua compagnia, comprate una società già esistente in Albania o diventate soci di una società già esistente. Io gli ho indicato la società più blasonata. Gerolla sta a Roma e fa il giornalista sportivo. Quello che ho fatto io è una consulenza con lui. Un altro fatto grave omesso dalla Rai è che da 4 anni non ci sono più agenzie di scommesse in Albania, le ha chiuse il governo, ma nelle trasmissioni non lo dicono. Porterò in sede penale e civile sia Report che la Rai che La Repubblica. La verità è molto lenta ma arriva sempre". 

LAZIO - "Sarri? Non capisco di calcio, sennò mi mettono di nuovo su Muriqi. Seguo la Lazio da quando Igli giocava".

Agron Tare, vice ministro degli Affari Esteri della Repubblica d’Albania e fratello del direttore sportivo della Lazio Igli, ha replicato ai microfoni dell'Adnkronos al servizio mandato in onda lunedì scorso da Report. Le sue parole: "Tutto quanto è falso. Non ho mai avuto, in alcun modo, azioni in società di scommesse, né rapporti di alcun genere con personaggi legati ad ambienti malavitosi, né sono mai stato indagato dalla procura di Bari. Quanto affermato dai giornalisti non solo è offensivo per la mia persona ma è anche al contempo talmente assurdo e grossolanamente falso che esclude la sussistenza di una qualsiasi buona fede. Bastava fare delle piccole verifiche, dettate in primis dal buon senso ancor prima che dalle regole del giornalismo. Se non ci sono state, vien da pensare che sia stato tutto artatamente costruito a tavolino. Quando non si vogliono approfondire le cose, solitamente avviene perché conviene a qualcuno".

IGLI TARE - "Mio fratello Igli ricopre la posizione di Ds della società sportiva Lazio ed è il movente di questa campagna diffamatoria. E' chiaro che ci sono dei soggetti terzi che hanno tutto l’interesse a colpirlo. Forse mi sbaglio, ma come diceva un vostro grande saggio politico, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca".

PRONTO A TUTELARSI - "Sono molto deluso e arrabbiato che una emittente pubblica possa infangare in diretta tv la vita delle persone, veicolando agli ascoltatori messaggi falsi e altamente infamanti. I vertici della Rai non si assumono alcuna responsabilità per le irresponsabilità dei propri giornalisti? Da oltre un anno e mezzo copro la funzione di vice ministro degli Affari Esteri della Repubblica d’Albania e tuttavia da Report vengo designato quale console in Turchia implicato in un affare di calciomercato del 2020. E' un dato lampante e facile da verificare", dice Agron Tare pronto a tutelare la "mia dignità di uomo, di padre, di personaggio pubblico".        

DANNO PER LA FAMIGLIA - "Molte persone mi hanno chiesto come stavano le cose: colleghi che vociferavano dietro le spalle. E anche a livello lavorativo dover spiegare ai miei referenti governativi i termini della vicenda non rappresenta un fatto piacevole. Ho vissuto una forte sensazione di disagio e ho sofferto per questo. Tuttavia, il vero danno lo ha subito la mia famiglia. Vedere il dolore negli occhi dei miei genitori e di mia figlia minorenne è la più grande sofferenza. La dignità, dalle mie parti, non ha prezzo. E quando viene offesa gratuitamente in seguito a un ben ordito schema diffamatorio, il dolore e la rabbia sono molto forti".

AZIONE PENALE - Agron Tare, sempre secondo l'Adnkronos, ha dato mandato al suo legale, l'avvocato Ersi Bozheku, di procedere penalmente (l'intenzione è quella di agire anche sul fronte civile) contro Report e giornali "che si sono subito precipitati a gettare fango su di me e mio fratello rendendosi complici di una vera e propria campagna mediatica di stampo diffamatorio. Soprattutto intendo agire contro i vertici Rai perché trovo inammissibile che si possa infangare tanto facilmente un esponente di governo di un altro Paese senza che vi sia il minimo controllo sull’operato dei propri dipendenti".

Pubblicato il 15/06 alle 17:17