PAGELLE Lazio - Napoli: Pedro non basta, Luis Alberto sciupa

28.02.2022 07:15 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Lazio - Napoli: Pedro non basta, Luis Alberto sciupa
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

STRAKOSHA 6: Insigne lo punisce con la specialità della casa: a giro e violento, il suo destro dai 18 metri. Nel primo tempo era riuscito a respingere quello di Zielinski, decisamente meno insidioso. Si deve arrendere di fronte al numero 24 del Napoli. Si oppone a Politano con la Lazio tutta scoperta, Ruiz invece lo beffa infilando il negativo del timbro di Insigne.

MARUSIC 6: Un bel salvataggio nell’area piccola con la porta sguarnita e Osimhen alle sue spalle che cerca la deviazione di testa. Insigne segna da posizione centrale, lungo la fascia lo salta una sola volta (murata da Luiz Felipe). Nel suo match anche qualche buon recupero con tanto di sovrapposizione.

LUIZ FELIPE 6: Approccio concentrato e reattivo, si oppone alle conclusioni con le braccia dietro la schiena, tenta e trova l’anticipo. Nel secondo tempo, con il centrocampo che fa sempre meno filtro, la sfida si complica di brutto e va in affanno.

PATRIC 5,5: Peccato, peccato veramente. Perché fino all’appoggio sbagliato - che comporta il gol di Insigne - era stato uno dei migliori e non aveva tappato niente. Anzi, già dalle primissime battute si era dimostrato attento nello scappare all’indietro per evitare le volate di Osimhen. Quel mancino consegnato a Politano, anche per un pizzico di sfiga, costa un dazio salato.

Dall’84’ ACERBI sv

RADU 6: La determinazione non manca mai, spiega il veleno che ha in corpo un attimo prima di lasciare il campo, una volta scampato il 2-0 del Napoli per fuori gioco. Salva sulla linea il corner che Elmas è pronto a spedire dentro da mezzo passo, qualche volta Politano era riuscito ad andargli via.

Dal 71’ HYSAJ 5,5: Anche oggi 20 minuti in cui non regala nulla di più. Qualche fallo inutile, si fa apprezzare solo per una chiusura nel finale.

MILINKOVIC 6,5: Alterna giocate scintillanti, da calciatore di un’altra categoria, a qualche leggerezza in uscita. Paga più che altro la stanchezza nell’ultima mezzora, fino all’intervallo aveva dominato in lungo e largo.

LEIVA 6: Un’ora a livelli strapositivi, forse una delle prove migliori di tutta la stagione. Abile sia nell’interdizione, sia nel palleggio. Poi cresce la fatica e il possesso del Napoli, dopo l’intervallo annaspa e la diga crolla.

Dall’84’ BASIC sv

LUIS ALBERTO 5,5: Sulla falsariga della prestazione con il Porto, solo che stasera è pure meno ispirato, non solo meno impreciso. Uno con le sue qualità non può fallire l’occasione in apertura: porta spalancata, destro spedito sul fondo con tutto lo specchio aperto.

FELIPE ANDERSON 6,5: Generosità totale, si fa apprezzare più nei ripiegamenti che negli spunti offensivi. Comunque sia un paio di palloni geniali li aveva serviti eccome ai compagni: il migliore a inizio partita sul destro strozzato di Luis Alberto, lo aveva premiato quasi a porta vuota. Ospina gli respinge in tuffo il tentativo da fuori.

Dal 65’ PEDRO 7: Osservate il tiro al volo, quello è il piede “debole”: coordinazione perfetta, da campione vero (ciò che è), siluro all’angolino che piega la mano di Ospina e dà tutto un altro senso alla partita. Ci aveva già provato a giro, stava aspettando il gesto più bello possibile.

IMMOBILE 5,5: Una quantità di chilometri incalcolabile, gli manca la stoccata a cui ha sempre abituato, specie nei confronti con il Napoli. Un paio di destri fiacchi, non erano occasioni eclatanti, uno come lui ha abituato a fare di meglio.

ZACCAGNI 6: Sul primo spunto è imprendibile, se la sposta e salta sempre (almeno fino a quando le gambe reggono) l’avversario costringendolo spesso al fallo. Ha soltanto un difetto da limare, a volta si innamora troppo della palla e potrebbe scaricare un attimo prima. Però è un gran bel vedere.

ALL. SARRI 6: Prende due gol in fotocopia. La Lazio gioca una sfida simil-Porto: bene all’inizio, poco cinica, punita nel momento di flessione, con la stanchezza che attanaglia le gambe. Peccato, il pareggio lo avrebbe meritato eccome.