Milan-Lazio sarà Tare contro Sarri. E ora il ds vuole Gila...
RASSEGNA STAMPA - Tra Maurizio Sarri e Igli Tare i rapporti non sono mai stati semplici. Spesso in contrasto, fino a sfiorare una vera frattura, l’ex tecnico e l’ex direttore sportivo della Lazio — oggi al Milan — si ritroveranno avversari sabato sera. Visioni di calcio diverse e opinioni distanti sul valore della squadra hanno segnato la loro convivenza a Formello.
Nella stagione 2022-23, conclusa poi con il secondo posto, come ricorda il Corriere della Sera, Sarri aveva definito “un miracolo” l’eventuale qualificazione in Champions League. Una posizione che Tare giudicava svalutante e incomprensibile: per lui l’obiettivo era dichiarato dall’inizio e alla portata della rosa.
Ma quel disaccordo fu solo l’ultimo di una lunga serie. Le tensioni erano iniziate già nel 2021, quando Tare portò a Roma Kamenovic, gestito da Kezman come Milinkovic: Sarri non lo considerò mai e ottenne che venisse tesserato solo nel gennaio 2022. Frizioni anche sul caso Gila: per Tare lo spagnolo era subito pronto, mentre Sarri lo utilizzò solo un anno e mezzo dopo, complice l’emergenza in difesa. Una volta entrato, però, Gila non è più uscito dal giro dei titolari.
Le divergenze erano profonde: Sarri spingeva per costruire un instant team, mentre Tare privilegiava operazioni low cost e giocatori da valorizzare. Due visioni inconciliabili che, nel giro di pochi mesi, portarono entrambi lontano da Formello. Sarri poi è tornato, Tare è approdato al Milan.
Sabato ci sarà il primo incrocio diretto tra i due, con un ulteriore retroscena: come riporta il quotidiano, Tare ha messo gli occhi proprio su Gila, in scadenza nel 2027. Lo avrebbe voluto già in estate, ma conoscere le richieste di Lotito lo ha frenato. Con il contratto che si avvicina alla fine, il prezzo scende, e alla Lazio le plusvalenze fanno comodo.
