Felipe, tra il biancoceleste e il verdeoro: "Futuro? Penso solo alla Lazio e alla Selezione Olimpica"

Pubblicato il 24/03 alle ore 13.20
25.03.2016 07:00 di Daniele Rocca Twitter:    vedi letture
Fonte: Daniele Rocca/Benedetta Orefice-Lalaziosiamonoi.it
Felipe, tra il biancoceleste e il verdeoro: "Futuro? Penso solo alla Lazio e alla Selezione Olimpica"

Mancano poche ore al fischio d’inizio, Felipe Anderson scalda i motori. Questa sera, il numero 10 scenderà in campo per l’amichevole tra il suo Brasile e la Nigeria Under 23. Un impegno da non sottovalutare, uno degli ultimi banchi di prova in vista delle Olimpiadi di quest’estate. Dal ritiro verdeoro, l’ex Santos ha rilasciato una lunga intervista ai media brasiliani. Tantissimi gli argomenti trattati: dall’arrivo alla Lazio alle voci sul Manchester United, con un occhio di riguardo agli impegni con la Nazionale Olimpica.

GLI ANNI AL SANTOS - "Ho dovuto lavorare tanto per arrivare fino a qui. Il primo anno al Santos è stato molto difficile, mi sono infortunato e sono stato fermo molto tempo. Ma non mi sono arreso e ho continuato con perseveranza. Avevo la possibilità di andare in prestito in un altro club, ma non mi sono arreso e ho conquistato il posto da titolare. Ho avuto anche delle difficoltà. Il mio peggior difetto è stato la continuità nel rendimento. Alternavo buone giocate a momenti in cui sbagliavo tutto. In Europa ho imparato a stare al centro del gioco per 90 minuti. Mi hanno insegnato a farmi dare la palla, a passare, tirare e rientrare quando c'è bisogno".

TRA LAZIO E UNITED - "Ogni volta che si avvicina il mercato si parla molto del mio futuro. Sono due anni che il mio nome è accostato a diversi club europei. Continuo a lavorare e a pensare solo alla Lazio, altrimenti rischio solo di distrarmi. Il mio obiettivo è quello di fare bene con la Lazio e con la Selezione Olimpica, non penso ad altro. Devo finire bene la stagione, voglio mostrare il mio potenziale per essere convocato. Il Manchester United? Lo scorso anno è arrivata un'offerta, così come ha confermato anche la Lazio. Che però ha preferito tenermi per fare una grande stagione. Purtroppo non siamo riusciti a ripete l'impresa dello scorso anno, ma stiamo continuando a lavorare sodo. Vedremo cosa ci riserverà il futuro".

L'IMPEGNO CON LA NAZIONALE - "C'è tanta concorrenza per le prossime Olimpiadi, tutti i giocatori vorrebbero giocare questo importante torneo, ma non sarà così semplice. Solo qualcuno ha il posto assicurato. Per essere convocati ciascuno deve dare il massimo ogni minuto che gioca. Il Brasile ha una rosa piena di ragazzi di grande qualità, ogni anno emergono tanti nuovi talenti. Non ti puoi fermare nemmeno un minuto se vuoi avverare il sogno di far parte di questa squadra. Il mio ruolo? Alla Lazio il mister mi chiede di correre più veloce possibile, di spingere in attacco e di sfidare gli avversari nell’uno contro uno. Qui nel Brasile, invece, mi chiedono di spaziare molto, di creare gioco, aiutare i miei compagni per attaccare la difesa  avversaria. Giochiamo con quattro centrocampisti offensivi in modo da creare più spazio e più inserimenti. Il ruolo di mezzala mi piace, già quando ero nel Santos ho occupato questa posizione. Il 2013 è stato un anno davvero deludente per la Nazionale brasiliana. Eravamo un bel gruppo e non raggiungere i nostri obiettivi ci ha reso davvero tristi. Il Brasile gioca sempre per vincere e quando non succede non piace a nessuno. Penso che l’importante sia aver imparato dai nostri errori e trarre da questi solamente insegnamenti".