Antitrust, inviate due istruttorie nei confronti di Lecce e Brescia

Nuove grane per Brescia e Lecce che però non riguardano quanto accade sul campo. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato infatti ha avviato due procedimenti proprio nei confronti delle due società. Il tutto parte da una richiesta effettuata dall’Antitrust il 24 gennaio di eliminare alcune clausole vessatorie presenti nei loro contratti.
LA NOTA - "Lo scopo dell'istruttoria avviata nei confronti di Brescia Calcio S.p.A. e Unione Sportiva Lecce S.p.A. è, quindi, valutare la possibile vessatorietà di alcune clausole contenute nelle condizioni generali del contratto di abbonamento annuale. Nello specifico si tratta delle clausole che appaiono redatte secondo modalità non chiare e comprensibili di quelle che attribuiscono alle società facoltà di modifica unilaterale delle condizioni contrattuali di abbonamento e, infine, di quelle che escludono il diritto dei consumatori: ad ottenere il rimborso di quota parte dell'abbonamento sia per fatti imputabili alla società che di impossibilità sopravvenuta della prestazione, che comportino la chiusura totale o parziale dello stadio; a conseguire il risarcimento del danno qualora tali eventi siano direttamente imputabili alla società. In particolare dette clausole potrebbero risultare vessatorie ai sensi degli artt. 33,34 e 35 del Codice del Consumo, perché, escludendo o limitando la responsabilità delle società di calcio, comporterebbero un significativo squilibrio a carico dei consumatori nelle prestazioni contrattuali". L’Antitrust ha inoltre fatto sapere che sono in corso altri nove procedimenti nei confronti di: Atalanta, Cagliari, Genoa, Inter, Lazio, Milan, Juventus, Roma e Udinese. Spal e Verona hanno invece già preso provvedimenti in merito.
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