Diritti Tv, Galliani: "Pronto alle vie legali per combattere i fondi in Serie A"

L'ad del Monza si è letteralmente scagliato contro il progetto di una private equity gestita da fondi privati in Serie A
14.09.2020 18:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Tommaso Marsili
Diritti Tv, Galliani: "Pronto alle vie legali per combattere i fondi in Serie A"
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© foto di Studio Buzzi srl

Durante l'Assemblea di Lega, tutti e 20 i rappresentati dei 20 club di A hanno votato a favore di una private equity a gestire i diritti televisivi del maggior campionato italiano per il prossimo triennio. Chi invece è assolutamente contro all'inserimento dei fondi privati è Adriano Galliani. L'ad del Monza, durante l'intervista a MF - Milano Finanza, ha dichiarato: "Non ce l’ho con i fondi di private equity, ma con la Lega Serie A che si sta comportando come se fosse una lega chiusa, senza promozioni e retrocessioni annuali, e con i club che pensano di spartirsi quanto ricavato dalla vendita di diritti altrui". 

LEGA APERTA - "La Serie A è una lega aperta, ma in questo affare si sta comportando come fosse una lega chiusa all’ americana – ha proseguito Galliani -. La media company è al 100% di proprietà della Lega e i club della stagione sportiva 2020/2021 sembrano invece convinti che sia cosa loro. Si sbagliano: non possono cedere una quota di una società che ogni anno, per il meccanismo delle promozioni e retrocessioni, cambia il 15% dei soci e spartire il prezzo fra i club che quest’ anno si trovano per caso a militare in Serie A. Chi disputa il campionato 2020/2021 incasserebbe soldi dai fondi, benché la vendita riguardi i diritti solo a partire dalla stagione 2021/2022, quando tre firmatari dell’ accordo saranno retrocessi e ci saranno tre nuove società nella massima serie. È come se i club dell’ attuale Serie A vendessero il 10% di via Rosellini (il palazzo sede della Lega a Roma, ndr), intascandone il ricavato".

PARAGONE CON F1 - "Cvc e la Formula 1? Il paragone con la Formula 1 non regge affatto perché nelle corse non ci sono promozioni e retrocessioni di team. La Serie A non è un circuito chiuso invece; mi stupisce che i vertici di Lega e i club non vogliano cogliere questa cruciale differenza. In base al progetto attuale le società che giocano quest’ anno in Serie A si porterebbero a casa non solo i soldi dei diritti televisivi del 2020/2021 già assegnati a Sky, Dazn e altri, ma anche una porzione rilevante del prezzo per la vendita dell’ equity che hanno venduto. Pensano di aver vinto alla lotteria, ma è una follia che verrà bloccata in ogni sede".

BATTAGLIA LEGALE - "Dal Pino è convinto della fattibilità tecnica, legale e finanziaria del piano? Non è così ed è arrivato il momento di farsi sentire. Se si muove la Lega Serie B, benissimo, altrimenti il Monza è pronto a muoversi da solo per impedire questa follia della spartizione dei soldi fra i club dell’ attuale Serie A. Non c’è un avvocato né un tribunale al mondo che possa dar loro ragione. Mi auguro di non dover arrivare alle vie legali, ma se sarà necessario sono pronto ad andare fino in fondo".

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