Juventus - Lazio: la cronaca

Nel giorno dell'addio al bianconero di Nedved spunta Iaquinta. E' l'attaccante calabrese il match winner dell'ultima stagionale della Juve, che con una doppietta la doppietta di Iaquinta abbatte la Lazio affossa la Lazio e mette in cassaforte il secondo posto alle spalle dell'Inter. Contro una Lazio in formazione rimaneggiata (la coppia di attaccanti è Kozak-Del Nero) i bianconeri partono subito alla grande, andando in vantaggio già al 3', con il suggerimento di Marchisio che, dopo aver tagliato in due la difesa ospite, finisce con il duello Iaquinta-Carrizo: vince l'attaccante juventino e per la squadra di Ferrara la gara è subito in discesa. Anche perché subito dopo Chiellini sfiora il 2-0 di testa, concludendo di poco sopra la traversa. I ritmi sono blandi, la Juve fa la partita e la Lazio si limita ad approfittare degli spazi concessi dai bianconeri. In una di queste occasioni al 14' Kozac alza troppo la mira a tu pe tu con Buffon, che dieci minuti dopo deve sventare in due tempi su Foggia, che a fine tempo si ripropone con un'altra iniziativa che si infrange sui guanti dell'attento Buffon. La prima frazione chiude il sipario sulla giocata da copertina di Del Pero che approfitta della sponda aerea di Iaquinta per mettersi in mostra con una rovesciata che purtroppo termina alta.
E' sempre l'attaccante calabrese il protagonista del match anche nel secondo tempo, che lo vede andare in gol per la seconda volta al 60' su assist di Nedved, che strappa il pallone a De Silvestri prima di servire al compagno l'assist del raddoppio. Il 36enne centrocampista vorrebbe anche onorare l'ultima apparizione in maglia bianconera con un gol, ma al 66' il suo tentativo rasoterra viene neutralizzato a terra da Carrizo ricacciando l'urlo in gola alla “Furia Ceca” e alla tifoseria di casa, che vorrebbe separarsi da uno dei suoi idoli vedendolo protagonista con un gol dei suoi. Nedved ci riprova all'80' e all'83', ma prima la mira, poi il palo gli negano nuovamente l'ultima gioia in bianconero e poco dopo esce tra gli scroscianti applausi di quella che per otto anni è stata la sua tifoseria. All'85' Kozak prova a lasciare il segno sulla gara anticipando Chiellini, ma trovando solo il palo.