Lazio, Bellucci: “Pedro un esempio. Samp? Mi aspetto una gara…”

31.08.2022 15:45 di  Martina Barnabei  Twitter:    vedi letture
Lazio, Bellucci: “Pedro un esempio. Samp? Mi aspetto una gara…”
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In attesa della sfida tra Sampdoria e Lazio, ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex calciatore Claudio Bellucci. Queste le sue sensazioni sulla gara: “L’ultima di campionato l’ha detta lunga, la Lazio è in forma smagliante mentre la Sampdoria avrà voglia di riscatto. La Lazio farà del gioco la sua arma migliore, tecnicamente sulla carta è più forte della Sampdoria ma a Marassi è difficile per qualsiasi squadra come è successo con la Juventus. Mi preoccuperei della voglia di rivalsa della Sampdoria che ha strameritato di perdere a Salerno, sarà una bella partita. Giampaolo specula poco sul risultato e vuole fare del bel calcio la sua arma migliore. Sicuramente sarà una bella partita”

APPROCCIO - “Sicuramente alla Lazio è meglio non fargli vedere la palla perché lo spazio lo trova, poi con i giocatori di quel calibro è ancora più difficile. Giampaolo e Sarri sono due allenatori che puntano sul gioco e per questo sarà una bella partita, tattica che studiano molto. Non so se Giampaolo cambierà modulo per trovare una quadra”

LAZIO - “Quando ero al Cagliari con Mazzarri facemmo la prima partita di campionato all’Olimpico facendo 2 a 2 ,sulle ali dell’entusiasmo con un grande gol di Cataldi e fu una partita aperta a qualsiasi risultato però Sarri ancora non aveva inciso più di tanto. Il ritorno c’è stata poca partita, 3 a 0 che abbiamo fatto molta fatica perché abbiamo beccato la Lazio che stava bene e quando è così è difficile da arginare. Come è successo anche contro l’Inter”

CAMBI - “Sicuramente una parte fondamentale la devono fare i calciatori, poi se si hanno tanti campioni e giocatori forti essere una riserva è un ruolo anche quello. Tante volte non lo capisci. Se sei uno che studia gli avversari schieri i giocatori migliori che possono mettere in difficoltà gli avversari, Sarri ce lo può insegnare perché è un grande allenatore. Deve gestire 20 giocatori forti di cui 15 allo stesso livello, questi ultimi devono essere bravi a capirlo per evitare a battibecchi o equivoci che portano a contrasti inutili. Luis Alberto e Pedro contro l’Inter? Quello è stato l’esempio di come si possono gestire i campioni. Pedro parla sul campo, è un esempio da prendere in considerazione. Se cambierei formazione? Penso che cambia anche il modo di affrontare gli avversari, se sei evoluto come Sarri cambi per gli impegni ravvicinati e poi anche per gli avversari. È stato fatto un calciomercato di spessore per affrontare tutto questo”

CHAMPIONS - “Io penso che alla fine siano quelle le squadre, senza nulla togliere ad Atalanta e Fiorentina ma non perché sono più deboli. Come risolutezza e livello di giocatori Napoli, Inter, Milan, Juventus, Roma e Lazio abbiano qualcosa in più. Queste squadre qua lotteranno per scudetto ed Europa”

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