Milan-Lazio, Giordano non ha dubbi: il pensiero sul rigore
Bruno Giordano, due giorni dopo la partita tra Lazio e Milan vinta per 1-0 dalla squadra di Massimiliano Allegri, è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per commentare la prestazione dei biancocelesti e dire la sua sull'episodio incriminato del fallo di mano di Pavlovic.
LA PARTITA - "Dobbiamo voltare pagina e pensare a Giovedì, tutta la rabbia che abbiamo accumulato negli ultimi minuti di San Siro dobbiamo utilizzarla per fare bene Giovedì sera. Da parte nostra c'è stata poca convinzione. Al primo tempo come palleggio li abbiamo surclassati, hai avuto subito la grande occasione che poteva cambiarti la partita ma poi poco altro, ti sei accontentato, invece dovevi spingere sull'acceleratore. Le partite hanno fase offensiva e difensiva. Noi in fase difensiva siamo stati polli sul gol e su quella d'attacco siamo stati poco incisivi. La bravura del Milan nel gol è sviluppare l'azione coi tocchi di prima, però come ci è andato Leao su quella palla dovevano andarci anche i centrali. Quindi bravo il Milan, ma anche errore della Lazio. Dia è stato un po' evanescente, e quando è entrato Castellanos s'è vista la differenza tra i due. Abbiamo visto anche che Tavares in 5 minuti ha creato lo scompiglio che gli altri non hanno creato in 90. Dal momento in cui abbiamo pochissime occasioni, soprattutto fuori casa, uno come lui me lo terrei stretto e lo farei giocare dal primo".
RIGORE - "Il fallo da rigore? Ai nostri tempi non sarebbe stato neanche giudicato, però coi regolamenti attuali va valutato diversamente. L'errore poi è stato mandare l'arbitro al VAR perché ha confuso le idee di tutti. Nella comunicazione sono stati poco precisi. Bastava dire che c'è stato un fallo di Marusic su Pavlovic senza aggiungere che altrimenti sarebbe stato rigore. Silenzio stampa? Non lo so, io ho vissuto un altro calcio dove potevo sbroccare per tutto oppure rimanere in silenzio. La società comunque dovrebbe parlare, mandi una figura di autorità e dice quello che va detto".
