Lazio, Tavares condanna Sarri: il primo derby va dall'altra parte

Si chiude con i fischi della Curva Nord il primo derby della stagione. Gli errori di Tavares (regalo sul gol di Pellegrini che decide il match) e Dia a tu per tu con Svilar, il palo di Cataldi in pieno recupero. Sono queste le tre istantanee di una gara maledetta, che la Lazio approccia nel modo giusto ma che non riesce a portare al traguardo. Perché oltre all’aspetto mentale - unica nota lieta - poi la differenza la fa la qualità dei calciatori che scendono in campo. E di qualità in questa squadra ce n’è troppo poca.
AVVIO - Due scelte a sorpresa, quasi tre. Rovella recupera e parte dall’inizio, Dia e Pedro invece di Castellanos e Cancellieri. Sarri sorprende tutti, ma che sia una partita stregata lo si capisce quasi subito. Dura meno di un quarto d’ora la non partita di Dele-Bashiru, costretto a uscire per un problema al flessore della coscia destra. Poco prima Provedel lo aveva rimproverato per non dare profondità nel momento del rinvio. Al suo posto Belahyane. La Lazio è più viva e si rende pericolosa con un’iniziativa di Pedro, che dal limite dell’area manda a vuoto due avversari e calcia alto. Secondo squillo a distanza di pochi giri di orologio: Tavares scambia con Belahyane e spara da posizione un po’ defilata. Anche in questo caso a difettare è la mira. Svilar costretto a sporcarsi i guanti a un passo dalla mezz’ora sulla conclusione velenosa di Zaccagni, sul corner successivo Romagnoli stacca senza centrare lo specchio. C’è solo la squadra di Sarri in campo, ma il dominio non produce l’effetto sperato. L’occasione più clamorosa capita al 33’, quando Rovella scappa a Pellegrini sulla fascia destra e mette dentro per Dia, ma il pallone è leggermente troppo lungo e sfuma l’opportunità. Oltre al danno, la beffa. Trenta secondi dopo lo stesso Rovella si accascia in mezzo al campo, lo staff medico entra in campo. L’ex Monza non molla, vuole tornare subito dentro. Ci pensa Tavares a rovinare un derby che per 35’ la Lazio aveva giocato in modo perfetto. Rensch gli ruba il pallone, Soulè serve Pellegrini che dal dischetto infila Provedel. Rovella è visibilmente condizionato dall’infortunio, ma Sarri decide comunque di tenerlo in campo. Durante il recupero sono ancora i giallorossi a sfiorare il gol, ma Provedel è reattivo sul piattone a colpo sicuro di Rensch.
RIPRESA - All’intervallo rimangono negli spogliatoi in due, Tavares e Rovella. Motivi diversi: il primo ha subìto il contraccolpo dell’errore commesso, il secondo per motivi fisici (aveva perso fluidità nella corsa già da un quarto d’ora). Al loro posto Luca Pellegrini e Cataldi. La Roma rientra in campo meglio, sbloccata sotto il punto di vista mentale. Eppure l’occasione più nitida capita a Dia: imbeccato in campo aperto da Cataldi, la punta senegalese si invola centralmente, ma a tu per tu con Svilar calcia in curva. Olimpico gelato, non si può sbagliare una chance del genere. All’ora di gioco Sarri manda in campo Castellanos proprio per Dia. Il Taty entra con il fuoco negli occhi e si sbatte come può. Il duello con Mancini regala le solite scintille, fino a quando l’argentino trova lo spazio per il tiro a giro sul palo lungo. La fortuna non lo assiste. L’espulsione di Belahyane per grave fallo di gioco su Koné sembrerebbe chiudere i discorsi, ma la Lazio non molla e in pieno recupero Cataldi colpisce il palo con un giro da 25 metri. Il destino non assiste la Lazio, che esce sconfitta nel primo derby della stagione.