Lazio, i centravanti non segnano. E il gioco di Sarri decolla con le ali
RASSEGNA STAMPA - La Lazio ha ritrovato ampiezza, velocità e fiducia. La svolta vista contro la Juventus non è solo merito della solidità difensiva ritrovata e dell’ingresso di Basic a centrocampo: a brillare sono soprattutto gli esterni titolari, Isaksen e Zaccagni. Il danese, alla prima da titolare, ha inciso subito; il capitano ha confermato il suo ruolo da trascinatore.
Con due ali così, sottolinea la Gazzetta dello Sport, il problema dei centravanti poco prolifici pesa meno. Castellanos è ai box e ora il ruolo di riferimento offensivo è affidato a Dia: non un bomber puro, ma una punta di grande sacrificio, capace di aprire spazi e servire al meglio gli esterni rapidi e tecnici. Contro la Juventus si è visto nitidamente come il senegalese abbia lavorato per la squadra, lasciando spesso a Isaksen e Zaccagni il compito di affondare. Una soluzione nata dall’emergenza che Sarri può trasformare in un punto di forza, sfruttando anche alternative di qualità come Cancellieri e Pedro.
Ora manca solo un dettaglio: aumentare il numero di gol. Le sensazioni però sono buone: Zaccagni è già a quota due in campionato, mentre per Isaksen la sfida con la Juve ha rappresentato il primo vero passo verso l’incisività. Il sistema però genera reti anche con le alternative: Cancellieri, autore di tre gol, è il capocannoniere della squadra, mentre Pedro — ancora a secco quest’anno — nella scorsa stagione aveva chiuso con 14 reti, come Castellanos.
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