Lazio, Zaccagni è luce a San Siro: l'Inter può solo stenderlo
RASSEGNA STAMPA - Mattia Zaccagni è stata una luce nel buio biancoceleste di San Siro. Qualsiasi occasione, o una parvenza di essa, è passata da una sua iniziativa. Sempre che fosse riuscito ad avvicinarsi all'area di rigore. Sì, perché nella sfida di ieri sera contro l'Inter Zaccagni è stato fermato in ogni modo possibile.
Riempito di calci e falli, il capitano biancoceleste non ha mai mollato. Neanche quando dopo soli due minuti Lautaro Martinez ha aperto le danze e indirizzato il match. Solo con le cattive si poteva fermare l'arciere e infatti ne ha fatti ammonire tre, in ordine Akanji, Sucic e Dumfries. Ma sarebbero potuti essere anche di più. Come riporta il Corriere dello Sport, sono stati graziati almeno un paio di nerazzurri. Uno su tutti Carlos Augusto, colpevole di avergli tirato la maglia in modo evidente nel secondo tempo. Paradossalmente è stato invece ammonito Zac nelle proteste successive alla mancata ammonizione dell'ex Monza.
La prestazione del capitano è stata da P maiuscola, nettamente il migliore in campo con l'aquila sul petto. I falli guadagnati sono stati otto, ma a prescindere è stato sempre al centro del fuoco basso biancoceleste: sempre in partita ma mai troppo pericolosa - tranne in un paio di circostanze - la Lazio ha fatto semplicemente quello che poteva contro un'Inter nettamente più forte. La Lazio torna a Roma con zero punti, ma con un capitano in forma e motivato che può trascinare i biancocelesti e chissà, magari anche la Nazionale.
