Bucchi su Berardi: "È un top, perfetto per la Lazio. E con Sarri..."
In merito all’accostamento concreto di Domenico Berardi alla Lazio, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Cristian Bucchi, tecnico dell'attaccante italiano al Sassuolo nel 2017.
Come vedresti Berardi nella Lazio?
“Molto bene. Sarebbe perfetto. Anche per il modulo che usa Sarri, il 4-3-3”.
Sarri è eccessivamente “dogmatico” per la libertà tattica che contraddistingue il giocatore?
“Non credo proprio. Lui predilige la fascia destra, per poi accentrarsi e capitalizzare il mancino. Sarri è un fenomeno. Conosce a memoria i calciatori che ha e quelli che vuole andare a prendere. Per me sarebbe un ottimo binomio”.
Perché Berardi arriva così tardi a essere accostato a un top club con tanta concretezza? In passato ci furono soltanto sondaggi non duraturi intorno a lui…
“Non conosco le dinamiche di eventuali trattative che lo riguardano o che lo hanno riguardato, ma conosco a perfezione la storia di Domenico. Lui viene preso dal Sassuolo, scoperto quasi “per caso” in una partitella a Modena. Il resto se lo è guadagnato da solo. Non so che cosa farà o dove andrà, ma adesso - come anche qualche anno fa - è ed era pronto”.
Anche a livello di personalità? La piazza di Roma è molto “calda”…
“Anche a livello di personalità. Io l’ho avuto e non si è mai nascosto dietro a nulla. Ha sempre calciato i rigori, ha sempre spronato i compagni nei momenti più delicati, ha sempre affrontato le partite maggiormente permeate di tensione con l’approccio corretto: per lui, fronteggiare Milan, Inter o Juve non cambiava nulla, tanto per intenderci. Non percepiva il “peso” di certi stadi”.
È maturato sotto l’aspetto tattico negli anni o è solo ed esclusivamente un interprete ideale da 4-3-3? Molti scettici sottolineano ciò…
“Con me ha fatto il sottopunta nel 3-5-1-1 e attaccava la profondità come pochi. Io penso possa offrire tante soluzioni a un suo allenatore. Lo ha dimostrato negli anni, facendo sempre la differenza, guadagnandosi la Nazionale, pur giocando nel Sassuolo”.
Un aneddoto particolare che ti lega a lui?
“Ho più un rimpianto, perché non ho avuto occasione di lavorarci di più. Ma tecnicamente lo reputo tra i più forti che ho allenato”.
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Pubblicato il 10/06