Lazio, bella da utopia: Zaccagni e Felipe Anderson stendono l’Atalanta

Maurizio Sarri aveva avvisato tutti nella conferenza stampa della vigilia: “Possiamo fare bene anche senza Immobile”. La verità è che la sua Lazio gioca una gara al limite della perfezione senza sbagliare nulla e non lascia scampo all’Atalanta. Uno 0-2 che sta stretto a Milinkovic e compagni che dominano in tutti i reparti e non danno modo all’avversario di rientrare in gara. I ragazzi di Sarri sono bravi a sbloccare il match con Zaccagni e a non lasciarsi innervosire dal mancato raddoppio e dai continui falli dei calciatori bergamaschi. Il 2-0 arriva nella ripresa con Felipe Anderson, autore di una prestazione maiuscola, che di fatto chiude il match. Lazio che aggancia l’Atalanta a quota 24 e resta nelle zone nobilissime della classifica. Sognare in grande si può.
FORMAZIONI - Senza Immobile, Sarri sceglie la squadra già vista con l’Udinese dopo l’uscita di Ciro. In difesa Casale viene preferito a Patric, sulla mediana dentro Vecino, mentre in attacco Felipe Anderson fa il falso nueve. Gasperini recupera Zapata e Musso, ma entrambi partono dalla panchina con Lookman e Musso titolari.
PRIMO TEMPO - Inizia subito forte la squadra di Sarri con i tre davanti e Milinkovic e Vecino che si scambiano continuamente la posizione mandando in confusione la difesa bergamasca. Il primo tiro è di Marusic dalla distanza, ma Sportiello è attento e respinge. Al 10’ le aquile sbloccano il match: Lazzari lancia Pedro che crossa per Zaccagni che insacca. Sulle ali dell’entusiasmo la Lazio sfiora il raddoppio quando il tiro di Milinkovic Savic diventa un assist per Vecino che non riesce a deviare verso la porta avversaria. La Dea si innervosisce e iniziano una serie di falli che porta al giallo di Okoli, ma con De Roon e Scalvini che incredibilmente non vengono ammoniti nonostante una lunga serie di falli. Lazio che gioca a un’intensità incredibile e i bergamaschi ballano. Vecino va due volte vicino al raddoppio, ma non è preciso. La squadra di Gasperini soffre e si fa vedere solo con un colpo di testa di Hateboer che finisce alto, con l’olandese partito anche in posizione irregolare. La gara si innervosisce ancora e continuano le dure entrate dei calciatori di casa e Lazzari chiede il rosso per un duro intervento di Soppy, ma Abisso estrae il giallo. Lo stesso esterno compie un altro fallo su Pedro, ma l’arbitro non lo fischia. Si accende un parapiglia dopo il fischio finale per una rimessa non restituita dall’Atalanta.
SECONDO TEMPO - Gasperini corre ai ripari e richiama Okoli e Pasalic per Djimsiti e Malinovskyi. Lazio che riparte subito aggressiva con Felipe Anderson e Pedro, con lo spagnolo chiuso al momento del tiro da Scalvini. Ancora Marusic ci prova dalla distanza e Sportiello smanaccia in corner. Il montenegrino è protagonista poco dopo quando si invola evitando il fuorigioco e serve Felipe Anderson che si accomoda la palla con la suola e insacca. L’Atalanta traballa e poco dopo Zaccagni sfiora il tris con un tiro velenoso su cui ancora Sportiello è provvidenziale. I bergamaschi provano a reagire ma Muriel viene ammonito per simulazione e su un paio di cross dalle fasce la difesa della Lazio è attenta. Altro cambio nei padroni di casa con Maehle al posto di Soppy e biancocelesti che provano a sfruttare le ripartenze. La squadra di Sarri è perfetta, ma appare un po’ stanca e così entra Basic al posto di Cataldi con Vecino che si sposta come play. Dall’altra parte dentro Zapata al posto di Lookman che scalda il Gewiss Stadium, ma non cambia il copione. Altra girandola di cambi con Hysaj e Cancellieri dentro da una parte ed Ederson dall’altra, ma il copione non cambia. Anzi è la Lazio a essere ancora pericolosa con Hysaj che costringe Sportiello alla parata bassa. Allo scadere l’Atalanta resta in dieci per il doppio giallo di Muriel che, già ammonito, stende Felipe Anderson.
Pubblicato il 23/10 alle 19:58