PAGELLE Lazio-Lecce: riscatto Guendo, Basic brilla. Gioia Noslin
PROVEDEL 6,5: Non è costretto a parate complicate. Blocca il tiro da fuori Tiago Gabriel. Era stato sorpreso dalla deviazione di Gila sulla conclusione di Sottil, poi cancellata dal fischio di Arena. Suo il lancio per il 2-0 di Noslin.
MARUSIC 6,5: Falcone gli nega il gol con il piede, aveva staccato benissimo sul cross di Basic. Parte a destra, finisce a sinistra, come sempre è il terzino più utilizzato. Chiude con la testa fasciata, non molla mai.
GILA 6,5: Concentrato, non sbaglia i movimenti, la coppia con Romagnoli è collaudata. Scappa coi tempi giusti, regge nei contrasti, anticipa puntuale. Esce per un fastidio muscolare.
Dall'87' PATRIC sv
ROMAGNOLI 6,5: Sempre posizionato bene, guida la linea senza particolari patemi personali, nemmeno quando si risveglia il Lecce nella parte finale di gara.
PELLEGRINI 6,5: Tra i litiganti (Tavares e Lazzari), il terzo gode. Poche sofferenze dietro, il Lecce attacca poco soprattutto a destra. Gestisce bene i palloni che gioca.
Dal 74’ LAZZARI 6: Dentro per un quarto d’ora abbondante.
GUENDOUZI 7: Inizio disarmante, regala palloni pericolosi agli avversari, sembra con la testa altrove. Cancella ogni discorso con il destro in scivolata che sblocca il risultato. Già poco prima del timbro era tornato assaltatore con un assist per Dia. Colpisce il palo nel secondo tempo. La sua gara è un mix di giocate utili ed errori banali.
CATALDI 6,5: Rimane negli spogliatoi all’intervallo per un problema al polpaccio (non dovrebbe essere nulla di gravo). Anche stasera è quello che corre più di chiunque altro, almeno fino al momento del cambio.
Dal 46’ VECINO 6: Schierato da regista per esigenza, è il ruolo che preferisce in questo momento di carriera.
BASIC 7: Merita ogni minuto trovato in questa stagione, è un calciatore rinato, mai così utile alla causa. Detta il passaggio e si inserisce, va in profondità e premia i compagni, ci crede più di Veiga e mette dentro il cross del vantaggio tenendo la palla dentro per un paio di centimetri. Il più convincente.
ISAKSEN 6: Tanti palloni toccati, gli manca la stoccata decisa in area, che sia un tiro o un passaggio vincente. Falcone respinge il suo sinistro, poteva calciare meglio almeno un paio di volte.
Dall’82’ PEDRO sv
DIA 6,5: Generosità massima, l’incisività non va di pari passo a causa del richiamo del Var. Era andato deciso sul contrasto con Tiago Gabriel, viene punita la leggera spinta all’altezza dei reni. Comunque un passo avanti, pure due, rispetto alle ultime prestazioni, soprattutto nel legare il gioco coi compagni.
Dall'87' NOSLIN 7: Pochi minuti e rete del raddoppio. Di cattiveria, col secondo tentativo.
ZACCAGNI 6,5: Come al solito tarsassato dai difensori, ci vuole una vita per far estrarre un giallo all’arbitro. Si accentra per creare la superiorità da quella parte, regala un filtrante top per Marusic. Partecipa alla sagra della sfiga, prendendo il palo al volo nella ripresa.
ALL. SARRI 6,5: La Lazio vince 2-0 solo nel recupero per colpa dell'imprecisione offensiva e della sfortuna nell'area del Lecce. Merita abbondantemente il successo, doveva essere più largo.
LECCE (4-3-3): Falcone 7; Veiga 5, Gaspar 6,5, Tiago Gabriel 5,5, Gallo 5,5; Ramadani 6, Coulibaly 6 (Kaba ); Morente 5 (N’Dri 6), Berisha 5,5 (Banda 5,5), Sottil 5,5; Camarda 5,5 (Stulic). All.: Di Francesco 6.
