I tifosi Laziali vogliono ancora Bertarelli....

"Reja è l'uomo giusto per salvarci dalla B, ma chi ci salverà da Lotito?". E' questo il 'leit motiv' andato in onda sulle radio romane che, all'indomani del ritorno al successo della Lazio a Parma, hanno sondato l'umore della piazza biancoceleste. Tre punti che in casa Lazio mancavano dal 6 gennaio (4-1 al Livorno), mentre l'ultimo successo fuori casa risaliva addirittura 30 agosto (a Verona contro il Chievo). Ma il clima nella capitale, sponda Lazio, resta tutt'altro che sereno, soprattutto nei confronti del presidente Lotito, e in molti invocano nuovamente l'arrivo dell'imprenditore romano, Ernesto Bertarelli. "Invece di buttare i soldi con Alinghi, perché non ci viene a salvare da questo presidente?". La zona retrocessione infatti è sempre lì, due punti sotto, e i tifosi biancocelesti non hanno voglia di sorridere, anche se tornano a respirare un'aria meno inquinata. La 'vittoria degli errori', così è stata ribatezzata dal popolo dei tifosi quella in terra emiliana, che ha sbugiardato le decisione tecniche e societarie degli ultimi mesi. Promosso a pieni voti non solo il nuovo tecnico Edy Reja, ma soprattutto l'argentino Ledesma, tornato a fare la differenza in mezzo al campo. Da tempo erano in molti ad invocare una scossa, arrivata proprio con l'ex allenatore del Napoli, che "con l'umiltà delle persone intelligenti ha surclassato Ballardini, riportando i giocatori nei loro ruoli naturali (non solo Ledesma, ma anche Lichtsteiner e Rocchi), per poi chiedere agli stessi calciatori i consigli giusti". Già, perché il tecnico ha confessato sinceramente di aver tastato il polso della squadra, per capire quale fosse il modulo più gradito. La crescita è stata accompagnata dal ritorno di Ledesma: e anche in questo caso erano in molti a spingere da tempo il recupero di una pedina così preziosa. Insomma, secondo i tifosi della Lazio, è bastato fare le cose con un po' di logica per riportare la società biancoceleste alla vittoria. Anche la scelta di mandare Zarate in panchina, che aveva suscitato qualche perplessità, è diventata vincente, con l'attaccante argentino che una volta entrato in campo ha messo tutta la rabbia che aveva in corpo per ritrovare quel gol che mancava dal 27 settembre scorso. Poi la piazza manda subito un monito a Reja, invitandolo a fare attenzione, a tenere compatto l'ambiente della squadra, estraniandolo dalle incursioni dei dirigenti, "perché il cammino è ancora lungo e non è il caso di ricadere nei vecchi, decisivi, errori". Insomma i tifosi biancoceleste intravedono la luce alla fine del tunnel, ma non sono disposti a fare sconti al presidente Lotito, "chi ci salverà da lui?", e per questo motivo non ci saranno tregue. Così resta ancora aperta la possibilità di uno sciopero del tifo nel prossimo match interno contro la Fiorentina il 27 febbraio.