"Il nostro teatro dei sogni", la straordinaria storia dello stadio Olimpico raccontata in un libro

23.01.2018 16:31 di  Annalisa Cesaretti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
"Il nostro teatro dei sogni", la straordinaria storia dello stadio Olimpico raccontata in un libro

Quando i romani si trovano su un aereo e stanno per atterrare nella loro città cadono tutti – o quasi – vittime dello stesso romantico cliché. Una sorta di abitudine che dimostra quanto a Roma l’amore per il calcio sia aggrovigliato attorno alla catena del Dna dei suoi cittadini. A centinaia di metri dal suolo della Capitale, per accertarsi di essere finalmente a casa, in tanti dal finestrino cercano di individuare l’occhio dell’Olimpico. E sarà questa la ragione che spiega il perché di quell’imbarazzante applauso che, una volta atterrati, rivolgono al comandante. Lo stesso che dagli spalti dello stadio dedicherebbero alla loro squadra a partita conclusa. Proprio una bellissima foto dell’Olimpico visto dall’alto fa da copertina al libro ‘Il nostro teatro dei sogni. La grande storia dello Stadio Olimpico’ (edito da Ultrasport), scritto da Fabio Argentini e Luigi Panella. “Questa foto è poetica. Si vede lo stadio dall’alto, non si capisce se la partita in atto sia della Lazio o della Roma. È un Olimpico indistinto, immortalato da un paracadutista – Michele Pinna, S.S. Lazio Paracadutismo (presidente Carmine Della Corte) – che scendeva dall’alto. In questo scatto c’è tutto il romanticismo che avvolge l’idea che tutti hanno dell’Olimpico", ha detto Argentini nell’intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it.

LA GRANDE STORIA - “Come ricorda il titolo del libro, l’Olimpico è il teatro dei sogni per tante generazioni di tifosi. È una seconda casa per molti. Non era mai stata raccontata la storia di questo stadio. Il libro è diviso in sedici capitoli e la narrazione copre tutto l’arco temporale che va dalla nascita dello sport a Roma fino al periodo degli stadi di proprietà. Si ripercorre quindi l’evoluzione dell’Olimpico a partire dal 1928, anno in cui venne posta la prima pietra del Foro Italico. Proprio lì nel 1932 nacque l’Olimpico, con campo e tribune d’erba, che all’epoca era denominato ‘Stadio dei Cipressi’. Poi nel 1937 è stata la volta della prima versione moderna dello stadio, con un anello di tribune fatte di marmo di Carrara. In vista delle Olimpiadi del 1960 vengono costruiti altri due anelli e lo stadio assume l’aspetto della struttura inaugurata nel 1953 in occasione del match Italia – Ungheria. Infine nel 1990 ci fu l’ultimo restyling”.

LA LAZIO E L’OLIMPICO - “Il primo trofeo mai vinto all’Olimpico fu la Coppa Italia del 1958 e la vinse la Lazio. È curioso ricordare che proprio in quell’occasione, grazie a una decisione della Figc, per la prima volta fu possibile cucire la coccarda tricolore sulla maglia della squadra vincitrice. C’è un altro aneddoto interessante che vorrei rendere noto: il record di spettatori presenti all’Olimpico (nel corso di tutta la sua storia) venne raggiunto in occasione dell’indimenticabile Lazio – Foggia del 1974. È un record tutt’ora imbattuto”.

RICORDI - “Personalmente ho tantissimi ricordi di questo stadio. A partire dalla prima volta in cui mio padre mi portò a vedere una partita, quando vidi comparire davanti a me il verde del prato e il bianco degli spalti in marmo. Fu un’emozione unica. E ovviamente nella mia memoria sono conservati anche i momenti legati alla Lazio, sia belli che brutti. La vittoria dello scudetto, la festa del centenario, gli anni della retrocessione, quel minuto di silenzio quasi assordante dopo la tragica morte di Gabriele Sandri. Tutti questi ricordi hanno un significato e legati tra loro ricostruiscono la bellissima storia di questo stadio”.

IL FUTURO DELL’OLIMPICO “L’Olimpico non avrà problemi di sopravvivenza. Il futuro, lo sappiamo, è quello degli stadi di proprietà. Ma l’Olimpico potrà reinventarsi come ha saputo fare finora. Sarà lo scenario di numerosi eventi. Il calcio continuerà a essere protagonista, considerando che ci giocherà la Nazionale. L’Olimpico vive 24 ore su 24 e sette giorni su sette”.

 

 

Di seguito le foto dell'Olimpico in versione "Stadio dei Cipressi", dell'Olimpico del 1937, della versione dello stadio ai tempi delle Olimpiadi del 1960, della ricostruzione dello stadio in vista dei Mondiali del 1990 e dell'Olimpico moderno.