ESCLUSIVA - Vittoria Parigi Bini: "Ho portato la Lazio sul ring per mio nonno"
Un trionfo dal valore immenso. La boxer Vittoria Parigi Bini, già campionessa italiana dei pesi paglia, ha sconfitto a Saragozza la spagnola Cristina Navarro, beniamina di casa, conquistando il titolo Europeo della stessa categoria di peso e la cintura del Mediterraneo WBA Un successo straordinario per "Baby Shark", reso ancora più speciale da un gesto ricco di significato compiuto durante il suo ingresso sul ring.
La boxer padovana, infatti, ha raggiunto il quadrato indossando una maglia della Lazio, precisamente quella da trasferta della stagione 2000/01. Si tratta di un omaggio al nonno, grande tifoso laziale, venuto a mancare proprio durante la preparazione dell'incontro. Vittoria ha voluto portarlo idealmente con sé in un momento così importante della sua carriera. Questo il suo racconto nell'intervista rilasciata in esclusiva a Lalaziosiamonoi.it.
Che emozioni hai provato dopo questo grande successo?
"È stata veramente un'emozione pazzesca, perché ci sono molti mesi di duro lavoro dietro, tanti sacrifici, due volte al giorno in palestra, stare attenti a ciò che si mangia. La fatica fisica e, soprattutto, mentale sono state ricompensate, alla grandissima. È una soddisfazione immensa, sono molto orgogliosa di me e di tutto il team, perché abbiamo fatto un’impresa abbastanza grande andando a vincere due titoli fuori casa, dove è sempre più difficile convincere i giudici. Sono sempre un po’ di manica stretta e anche con il mio punteggio sono stati abbastanza severi. L’importante, però è stata portarsi a casa il risultato e i due titoli a casa. Sono ancora molto emozionata”.
Sei entrata sul ring con una maglia della Lazio risalente alla stagione 2000/01, come nasce quest’idea?
“Purtroppo durante la preparazione per questo titolo è venuto a mancare mio nonno. Io sono nata a Padova, ma mia madre è romana e ho una buona fetta di famiglia a Roma, dove vado spesso. Scendere a Roma per salutare mio nonno e assistere al funerale non mi è stato possibile e, sapendo quanto lui fosse legato alla Lazio, volevo rendergli omaggio salendo sul ring con la maglia della sua squadra, per onorarlo e per far sì che potesse essere con me in questo momento”.
Come nasce il tuo legame con la Lazio?
“Quando ero più piccolina seguivo abbastanza il calcio e mi piaceva giocare con i miei amichetti. Mia zia è super laziale, infatti la maglietta è sua e me la sono fatta mandare da Roma. Anche i miei cugini e le mie cugine sono tutti tifosi sfegatati, quindi sono stata influenzata. L’ho fatto anche un po’ per loro, sia per il nonno sia per avere la famiglia vicina”.
Che ricordi hai legati alla Lazio?
“Ho visto alcune partite in compagnia di mia zia e delle mie cugine. Mia zia è laziale e mio zio romanista, quindi quando c’è il derby devono vedere la partita in due stanze separate. Io ovviamente faccio il tifo per la Lazio”.
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