IL PRECEDENTE - Galatasaray-Lazio l'11 settembre del 2001: il giorno più brutto del mondo moderno

18.02.2016 08:21 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it
IL PRECEDENTE - Galatasaray-Lazio l'11 settembre del 2001: il giorno più brutto del mondo moderno

Non è un errore pensare che la sfida contro il Galatasaray per la Lazio è la più importante della stagione. Per sognare ancora in questa annata, viziata dal settimo posto in campionato, serve andare in Turchia con lo spirito giusto e battagliero. Pioli lo sa, niente gambe molli, niente paura ad Istanbul. Alla Turk Telekom Arena si affronteranno due squadre in difficoltà che vedono l’Europa League come unico obiettivo.

RICORDO INDELEBILE - 11 settembre 2001. Una data scolpita nella mente di tutti dopo i tragici attentati al World Trade Center di New York e non solo. Il mondo è sconvolto, gli USA non sono mai stati così vicini. Quattro attacchi suicidi hanno causato quasi 3000 morti. Ad Istanbul però la UEFA ha deciso, Galatasaray-Lazio si gioca. Vengono invece rinviate le partite del giorno successivo. Il clima allo stadio è pesantissimo, nel minuto di silenzio prima del match i tifosi turchi fischiano senza rancore. La Lazio è quella di Dino Zoff, in difficoltà in campionato, in cerca di stimoli in Champions League. In porta c’è Peruzzi, difesa formata da Stam, Nesta, Couto e Pancaro. A centrocampo si vedono Mendieta e Fiore, due che non sono in formissima, insieme a Simeone e Favalli. Davanti duo argentino Crespo-Claudio Lopez. Il Gala è quello allenato da Lucescu, grande stratega del calcio a cavallo tra gli anni novanta e duemila, con una formazione molto modesta. È lo stesso allenatore romeno, alla vigilia, a parlare di una squadra che in campo metterà nient’altro che il cuore. In effetti i piedi dei turchi non sono affatto da Champions, ma i biancocelesti nel primo tempo non ne approfittano mai. In campo non si sentono nemmeno le indicazioni del buon Dino, un po’ in confusione con il modulo, il 3-5-2, non proprio adatto agli interpreti. Lo stato Ali Sami Yen è quasi tutto esaurito, nonostante i biglietti costano 130 milioni di Lire turche, circa 200 mila lire italiane dell’epoca. Stam in difesa si danna l’anima, Mendieta e Fiore sono due fantasmi nel cerchio di centrocampo. E quando Crespo sbaglia davanti a Mondragon colpendo il palo, si capisce che non è serata. Errori su errori, poi l’ultimo fatale: contropiede di Karan Umit che finalizza per l’1-0. Peruzzi battuto e Lazio battuta. A fine partita inizia pure a piovere, e a Roma intanto si domandano. Questa squadra dove potrà arrivare?

"Se lo chiedi, ognuno di noi si ricorda perfettamente dov’era e cosa stava facendo in quel momento. Cose che cambiano la storia".
Anonimo.

Il consiglio musicale: “Wake me up when september ends” - Green Day (Album: American Idiot, 2005. Reprise Records).