Ciao Doriano! Ci lascia il massaggiatore dello scudetto del 2000

Lo storico massaggiatore dello scudetto si è spento oggi. Oltre venti anni dedicati alla Lazio con il tricolore conquistato....
14.12.2025 19:00 di  Mauro Rossi   vedi letture
Ciao Doriano! Ci lascia il massaggiatore dello scudetto del 2000

C’è un silenzio diverso oggi intorno alla Lazio.
Non è il silenzio delle sconfitte, né quello amaro delle polemiche. È un silenzio pieno, denso, che pesa sul cuore. È il silenzio che accompagna chi se ne va lasciando un vuoto vero, profondo, impossibile da colmare.

Doriano Ruggiero non era “solo” lo storico massaggiatore della Lazio  (alla Lazio dal 1986 al 2007).
Doriano era una presenza. Era una certezza. Era una di quelle figure che non finiscono quasi mai nei titoli, ma senza le quali la storia di una squadra non sarebbe la stessa. Perché la Lazio non è fatta soltanto di gol, coppe e classifiche. È fatta anche di uomini come lui. Negli ultimi anni lavorava nello studio del professor Giuseppe Ruggero anche lui passato per Formello .

Arrivato da Feletto Canavese, Ruggiero Doriano aveva scelto Roma.
E non per qualche stagione, non per convenienza.
Trent’anni di Lazio non sono un lavoro: sono una vita. E quando avrebbe potuto tornare al Nord, quando il percorso professionale si era chiuso, lui ha scelto di restare. Perché Roma ormai era casa. Perché la Lazio era diventata pelle, sangue, appartenenza.
“La Lazio è la Lazio”, diceva con quell'accento piemontese che non perse mai. E guai a chi gliela toccava.

Ha attraversato epoche, allenatori, presidenti, stagioni felici e stagioni complicate.
Ha messo le mani sulle gambe stanche dei campioni e su quelle tremanti dei ragazzi al debutto. Ha curato corpi, ma soprattutto ha saputo ascoltare anime, nei momenti in cui nessuna telecamera era accesa e nessun microfono era presente. Da Di Canio a Nesta, passando per Piscedda , Giordano e Veron. Doriano ha vissuto, custodito, massaggiato, curato la Lazio per anni, per epoche intere.
Chi ha vissuto Formello sa che era uno di quelli che non faceva rumore, ma lasciava il segno.
Uno di quelli che c’erano sempre.
Uno di quelli che non chiedevano nulla, ma davano tutto.

Oggi Doriano se n’è andato in silenzio, senza far rumore, con il suo solito stile. 
E viene naturale pensare che neanche la morte sia riuscita a strapparlo davvero alla Lazio. Perché certi uomini non se ne vanno: cambiano posto.
Come tante stelle biancocelesti che non smettono di brillare, Doriano andrà ad illuminare il firmamento laziale, quello invisibile agli occhi, ma chiarissimo per chi sente davvero questi colori.

Alla sua famiglia, ai suoi affetti, a chi gli ha voluto bene davvero, va l’abbraccio sincero di un popolo intero.
Quello stesso popolo che oggi perde un pezzo silenzioso, ma fondamentale, della propria storia.

Ciao Doriano.
La Lazio resta.
E tu, da oggi, resterai per sempre con lei.