Lazio, senti Raspadori: l'addio al Napoli e l'arrivo a Madrid

In vista della gara contro l'Inter, l'attaccante dell'Atletico Madrid Giacomo Raspadori ha parlato ai taccuini de Il Corriere dello Sport. In estate era un obiettivo della Lazio.
25.11.2025 14:00 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Lazio, senti Raspadori: l'addio al Napoli e l'arrivo a Madrid

Alla vigilia della sfida tra Inter e Atletico Madrid, Giacomo Raspadori torna a parlare del suo percorso e dei mesi che hanno segnato il suo addio a Napoli. Le sue parole al Corriere dello Sport riaprono scenari che in estate avevano coinvolto direttamente la Lazio, impossibilitata a muoversi sul mercato per via del blocco imposto dalla Covisoc. Raspadori era una pista concreta, una di quelle idee che Sarri avrebbe voluto trasformare in opportunità. Ma senza libertà di manovra, tutto si è spento sul nascere.

L’ambizione e la scelta Atletico. L’attaccante oggi veste la maglia dell’Atletico Madrid, un salto che lui stesso definisce quasi irreale: “Mai avrei immaginato nella vita di indossare una maglia così importante”, ha spiegato. In Spagna gioca poco, ma il suo approccio rimane lo stesso: “Sono felice, sono ambizioso: lavoro e vado per la mia strada”. E nel racconto di quelle settimane torna anche l’interesse della Roma e il corteggiamento serrato del Marsiglia di De Zerbi, che aveva insistito sia in inverno che in estate, senza però riuscire a chiudere l’operazione.

Il nodo Napoli e un addio che pesa ancora. Raspadori non nasconde l’affetto per Napoli, una città che gli è rimasta addosso. Non solo per il calcio, ma per la vita costruita lì: “Napoli è una città che porto nel cuore non solo per gli scudetti vinti o le persone incontrate. Lì abbiamo costruito la nostra famiglia”, racconta. L’addio è stato dettato dal poco spazio e dal bisogno di sentirsi protagonista. Un trasferimento ponderato, vissuto con maturità, che oggi lo porta a misurarsi con un calcio diverso, più fisico, più tattico, più competitivo.

Lazio, un rimpianto tecnico ma non una storia mancata. Nella sua intervista, Raspadori non cita direttamente la Lazio, ma l’incastro è chiaro: in un’estate normale sarebbe stato un obiettivo possibile. Il blocco del mercato ha impedito al club biancoceleste di muoversi, lasciando Sarri senza la pedina che avrebbe voluto per ampliare il reparto offensivo. Oggi quelle strade si sono allontanate, ma il retroscena resta: un giocatore perfetto per il gioco di Sarri e una trattativa che non è mai nata per cause esterne, non tecniche. Un’occasione che il destino ha chiuso prima ancora di aprirsi.

Andrea Castellano
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Andrea Castellano
Roma, classe 2003. Giornalista pubblicista da ottobre 2023. Redattore e inviato per Lalaziosiamonoi.it. Inviato e speaker per Radio Laziale.