LAZIO STORY - 14 maggio 2000: quando l’acqua di Perugia consacrò il trionfo della Lazio, Campioni d’Italia!

La Lazio perde a Firenze, ma ciò che preoccupa maggiormente in vista della finale di Coppa Italia di mercoledì sono le condizioni di Lukaku e Parolo. Nella giornata odierna gli accertamenti medici daranno i responsi definitivi e tutti i tifosi biancocelesti sperano nella magia del 14 maggio. Esattamente 17 anni fa infatti, in un pomeriggio dai mille colpi di scena, i ragazzi di Eriksson si laurearono Campioni d’Italia superando la Juventus nell’ultima giornata.
LAZIO-REGGINA - Il calendario mette di fronte la Reggina all’Olimpico, con la Juventus di scena al Curi di Perugia. Viva è la rabbia per il gol annullato a Cannavaro al Delle Alpi la domenica precedente che ha impedito al Parma di pareggiare contro i bianconeri e alla Lazio di agganciarli in testa alla classifica. In settimana a Via Allegri, sede della FIGC, è andato in scena un corteo di protesta organizzato dai sostenitori biancocelesti e per il pre partita è previsto il ‘funerale del campionato’ con la Curva Nord vuota per i primi 15 minuti. Eriksson per la sfida ai calabresi sceglie una squadra offensiva con Salas e Inzaghi davanti sostenuti da Nedved, Veron e Mancini. All’Olimpico è una formalità sbrigata grazie ai rigori di Inzaghi e Veron, e al colpo di testa di Simeone (al quarto gol nelle ultime 4 partite). Nel frattempo al Curi protagonista è la pioggia, tanto che una volta giunti all’intervallo sul punteggio di 0-0 il campo risulta impraticabile. Collina però non demorde e dopo 45 minuti di sospensione le squadre tornano in campo: intanto a Roma il secondo tempo riprende e arriva a conclusione con le orecchie dei 70.000 di tutto lo stadio orientate verso le radioline per capire cosa stia succedendo sull’altro campo. Alle 17,17 un boato scuote l’impianto romano, il Perugia è passato in vantaggio. Il tabellone dell’Olimpico segna Cappioli, in realtà è Calori ad aver trafitto Van Der Sar. Seguono minuti di sofferenza vera per i biancocelesti con la Juventus alla ricerca disperata del pareggio e Mazzantini, portiere umbro, che diversamente da quanto fatto l’anno precedente, salva miracolosamente su ogni conclusione. Alle 17,57 improvvisamente a Roma viene irradiata dai microfoni della stadio la radiocronaca di 'Tutto il calcio minuto per minuto' della partita di Perugia. Ancora 7 minuti e poi Riccardo Cucchi dà il lieto annuncio: “…mentre in questo istante Collina dichiara concluso il confronto, sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio del 2000, la Lazio è Campione d’Italia 1999-2000: la Juventus è stata battuta a Perugia per 1-0 dalla squadra di Carletto Mazzone, linea all’Olimpico…”. Parte una festa spontanea, il coronamento di un sogno atteso 26 anni e cullato tra mille difficoltà. Uno Scudetto thrilling forse guidato da una mano divina, tanto che il Mundo Deportivo il giorno seguente arriva a titolare: “Dios es del Lazio”.