LAZIO STORY - 25 novembre 2007: quando Firmani "abbracciò" Gabriele Sandri

25.11.2016 10:30 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
LAZIO STORY - 25 novembre 2007: quando Firmani "abbracciò" Gabriele Sandri

Ci sono certe giornate in cui il destino, una forza strana o un qualcosa che sfugge alla comprensione umana sembra guidare l'andamento della vita. Perché nella storia ci sono eventi per cui non potrebbe esistere un finale migliore. Il 25 novembre 2007 è uno di questi giorni particolari per la Lazio. 15 giorni prima era venuto a mancare Gabriele Sandri, tifoso biancoceleste ucciso da un colpo di pistola sparato da un poliziotto alla stazione di servizio di Badia al Pino. Gabriele stava andando a vedere la sua Lazio in trasferta a Milano, dove c'era l'Inter ad attenderla. Purtroppo non arrivò mai a destinazione. Ma in quel 25 novembre, in occasione di Lazio-Parma, tutto sembrò dedicato a lui. Il minuto di silenzio, la sua gigantografia posta in curva, il gol nel finale e l'abbraccio dei calciatori sotto il sua immagine al termine della gara.

LAZIO-PARMA - Quella era la Lazio di Delio Rossi, che terminò dodicesima il campionato. Prima della gara venne deposta una corona di fiori per commemorare Gabriele Sandri, accompagnata da un minuto di silenzio. Silenzio che durerà praticamente tutto il match, così come uno striscione della Nord richiedeva: "Lacrime, dolore, silenzio". Non fu una partita entusiasmante, le due squadre faticarono parecchio e nessuna prevalse sull'altra realmente. La Lazio colpì due legni nel primo tempo con Scaloni e Firmani, ma al di là di questo la prestazione non fu delle più brillanti. La Nord fu vuota i primi 20' minuti, poi i tifosi entrarono per poi riuscire ancora. Il silenzio, dunque, fece da padrone praticamente per tutto il match. Ma al 90' un pallone scodellato da Makinwa in area venne raccolto da Firmani che calciò, il tiro venne leggermente deviato da Zenoni e si spense in porta. L'ex centrocampista si tolse la maglietta ed andò ad abbracciare simbolicamente la gigantografia di Sandri posta ai piedi della curva. Emozioni indelebili, forze soprannaturali che gestiscono l'andamento delle cose? Non lo sapremo mai, quel che è certo è che un finale più bello di così non poteva esserci. Lo sa bene anche l'autore del gol che a fine partita si lasciò andare e si commosse: "Un'emozione indescrivibile. Non ci credo ancora. Per tutta la settimana, però, avevo la sensazione che Gabriele avrebbe fatto segnare me. Neppure un gol nel derby ha lo stesso valore. È la giornata più bella della mia vita e un momento come questo non lo rivivrò mai più". Segnò proprio Firmani, romano e laziale da sempre, coincidenze oppure no, certi finali sembra impossibile che possano avere un'alternativa, come se tutto fosse già stato scritto prima ancora di viverlo. 

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