La Lazio insegue il sogno americano: cosa serve per entrare al Nasdaq
RASSEGNA STAMPA - La Lazio sogna lo sbarco nel mercato americano. Nella giornata di ieri, lunedì 16 dicembre, il figlio di Claudio Lotito, Enrico, ha preso parte alla cerimonia di chiusura del Nasdaq, a New York, suonando la celebre campanella che pone fine alle contrattazioni giornaliere. Si tratta di un gesto esclusivamente simbolico, dietro il quale, però, si potrebbe celare la volontà di intraprendere un percorso a stelle e strisce.
Orientata al comparto tecnologico, il Nasdaq è la seconda borsa al mondo per capitalizzazione, solamente dopo il NYSE di Wall Street. Come sottolinea il Corriere dello Sport, l'iter per entrare nel mercato azionario è estremamente complesso e può durare anche anni, dato che le società devono superare la vigilanza della severa SEC (Securities and Exchange Commission), rispettando le rigide regole imposte dal mercato americano.
Per intraprendere un percorso del genere, la Lazio dovrebbe dotarsi di funzionari amministrativi, di una comunicazione e di una compliance ben più avanzati rispetto a quelli attuali, illustrando progetti e prospettive di crescita che dovrebbero spingere gli americani a investire nelle azioni del club biancoceleste.
L'ingresso al Nasdaq, inoltre, comporterebbe l'obbligo di pubblicare bilanci trimestrali e la certificazione del proprio bilancio in base a requisiti molto stringenti da parte di una società di revisione. Essendo già quotata in borsa, la Lazio possiede, almeno in parte, una struttura adatta a questo livello di reporting, ma, essendo la SEC ben più rigida, saranno diversi gli accorgimenti da fare per tentare l'ingresso anche nel mercato azionario statunitense.
