Lazio, cortomuso e magia: Luis Alberto stende la Samp, secondo posto a -2

Una Lazio che non brilla, ma che tira fuori dal cilindro una magia di uno dei suoi calciatori di più talento. Per battere la Sampdoria serve un colpo di biliardo dello spagnolo che indovina l’angolo giusto e porta in orbita le aquile. La squadra di Sarri non è frizzante e spumeggiante come vista in altre circostanze, ma riesce a portare a casa l’intera posta in palio. La rete dell’ex Liverpool a dieci dalla fine fa volare la Lazio a soli due punti dal secondo posto occupato da Inter e Milan. La classica serata da possibile grande rimpianto, si è trasformata in una vittoria fondamentale per la corsa Champions e che ora venerdì andranno a far visita alla schiacciasassi Napoli dovendo rinunciare allo squalificato Casale.
FORMAZIONI - Sarri cambia tanto rispetto alla trasferta in Romania. Provedel torna tra i pali, mentre in difesa si rivede dal primo minuto Lazzari. Casale, Patric e Marusic completano il reparto arretrato. Si rivede Milinkovic dal primo minuto che affianca Cataldi e Luis Alberto. Davanti tocca a Pedro chiudere l’attacco con Immobile e Felipe Anderson. Romagnoli e Zaccagni sono recuperati e partono dalla panchina.
PRIMO TEMPO - Lazio che parte aggressiva, ma è troppo imprecisa sotto porta. Prima chance per Pedro chiuso in corner al momento del tiro. La squadra di Sarri arriva bene fino ai venti metri, ma è incredibilmente poco cinica davanti ad Audero. Ancora Pedro al 18’ con un tiro sporco che deviato da Amione esce di poco alla destra del portiere ospite. Lazio pericolosa su corner con la sponda di Milinkovic per Immobile che tutto solo spedisce alto da buona posizione. Lazio che spinge, ma la Samp ha una grandissima occasione al 28’ quando Marusic sbaglia il fuorigioco e lancia Cuisance che viene chiuso dal montenegrino in corner. Milinkovic e Luis Alberto sono poco brillanti e load manovra biancoceleste ne risente. Lazio che protesta per un contatto tra Zanoli e Pedro su cui Colombo lascia correre. Al 41’ clamorosa tripla occasione per le aquile: Felipe Anderson calcia, Audero non trattiene, Pedro colpisce il palo e sulla respinta Immobile spara alle stelle. Senza recupero e tra le vibranti proteste finisce la prima frazione.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa partono meglio gli ospiti con Gabbiadini che, lanciato da un errore di Marusic, impegna Provedel con un tiro rasoterra. Lo stesso attaccante e Lammers non sono precisi di testa. Sarri richiama Cataldi e Pedro per inserire Vecino e Zaccagni. Lazio che ha subito una grande chance con Marusic che libera Immobile davanti ad Audero, Ciro spara ancora alle stelle. Lazio che aumenta la spinta e sfonda ancora a sinistra: Marusic viene liberato da Milinkovic davanti al portiere ospite, ma colpisce male e la palla esce. Al 74’ ci prova anche Felipe Anderson dal limite, ma Audero si supera e respinge. Le occasioni aumentano con un colpo di testa di Casale che finisce alto di poco sugli sviluppi di un corner. All’80’, però, la Lazio trova la magia con Luis Alberto: palla sporca al limite e il numero dieci disegna una parabola imparabile sotto l’incrocio dei pali. Il gol fa esplodere l’Olimpico e Sarri richiama gli esausti Milinkovic e Lazzari per Basic e Hysaj. Biancocelesti che sfiorano il raddoppio proprio con un colpo di testa del croato che viene bloccato in due tempi da Audero. Nessun brivido particolare nei quattro minuti di recupero con la Lazio che porta così a casa tre punti d’oro e approfitta dei passi falsi di Inter e Atalanta.
Pubblicato il 27/02