Lazio, Moro tra i grandi: Raul prova la scalata, con la regia di Inzaghi...

La Lazio scopre il baby talento Raul Moro: preso dal Barcellona, il classe 2002 si aggrega ai grandi e punta a diventare un jolly per Inzaghi
10.06.2020 08:00 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Moro tra i grandi: Raul prova la scalata, con la regia di Inzaghi...

Eccolo in pianta stabile tra i grandi, Raul Moro ha completato il giro di tamponi dopo essere tornato a Roma da Barcellona. In Catalogna ha passato la cosiddetta Fase 1, è tornato nella Capitale quando è stato possibile, si è sottoposto ai test clinici e ora è pronto a mettersi al servizio di Simone Inzaghi. Il messaggio è chiaro, ci sarà bisogno di tutti per puntare all'obiettivo massimo, anche solo in allenamento e i ragazzi come Armini, Falbo e Moro saranno utili per alzare i ritmi, dare entusiasmo. L’indicazione su Moro è arrivata direttamente dal tecnico, Tare ha dato il suo ok, del resto è stato proprio il direttore sportivo a portarlo a Roma in estate. Era l’ultimo giorno di mercato, il suo arrivo passò sottotraccia, i tifosi aspettavano un rinforzo di nome, non si diede importanza all’arrivo di Moro. Chissà che i fatti, tra qualche tempo, non possano smentire ancora una volta le percezioni dell’ambiente e premiare l’intuizione della società. La Lazio ha speso una cifra tra i 6 e i 7 milioni per acquistarlo, era necessario per attivare la clausola rescissoria e strapparlo al Barcellona che non voleva lasciarlo andar via. Il progetto Lazio, però, ha convinto subito il giocatore e i suoi agenti. Junior Minguella, in esclusiva ai nostri microfoni, aveva spiegato come fu proprio la pianificazione esposta da Tare, il suo piano programmato per la crescita del giocatore a convincerlo a scegliere il biancoceleste, mettendo da parte la concorrenza del Chelsea che voleva portare a Londra il classe 2002. Moro ha dovuto attendere mesi per ottenere il transfer e poter scendere in campo con la Primavera, ha avuto bisogno di qualche partita per entrare in forma, poi ha cominciato a impressionare, regalando magie, gol e assist.

JOLLY - Raul è brevilineo, un esterno offensivo rapido e tecnico, salta l’uomo con facilità, poi può scegliere se mettere in porta un compagno e calciare lui verso lo specchio. Tare se n’è innamorato seguendolo nelle giovanili del Barça, Inzaghi l’ha apprezzato molto nel corso di alcuni allenamenti in cui era stato aggregato alla prima squadra e durante un’amichevole in famiglia datata inizio marzo. Da lì a poco sarebbe scattato lo stop, niente più campo, ma le giocate del ragazzo sono rimaste negli occhi di Simone che ha chiesto subito di poterlo aggregare ai grandi. L’allenatore sa che giocando ogni tre giorni, col caldo estivo a pesare sulla gambe e la testa del gruppo, bisognerà tenersi pronti, allargare il gruppo pronto a lavorare sul campo, alzando concorrenza e voglia di fare. Moro deve mettere massa, crescere fisicamente per calcare i palcoscenici della Serie A, nessuno a Formello vuole mettere eccessive pressioni sul classe 2002, il talento va coltivato con calma; ma attenzione perché altrettanto non si vuole chiudere la porta a una sorpresa. Il campo d’allenamento dirà chi si meriterà un’occasione, Inzaghi ha dimostrato in passato di saper puntare sui giovani e Raul Moro può guadagnare terreno, mettere tutto in allenamento e puntare alla prima convocazione e chissà che, nella corsa scudetto della Lazio, non possa diventare un jolly da giocarsi per scompaginare le carte in tavola.