Lazio, guarda che Cataldi: lotta e governa, Danilo ora è una certezza

Contro il Torino un'altra prestazione d'autorità, dopo l'ottimo ingresso contro l'Atalanta. Ora Cataldi è una certezza per Inzaghi.
01.11.2019 07:09 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, guarda che Cataldi: lotta e governa, Danilo ora è una certezza

Un crescendo, una prestazione dietro l’altra. Cataldi si sta imponendo, sta rispondendo presente all’appello: “Io ci sono, è il mio anno”, sembra quasi voler dire. E servivano queste risposte da parte di Danilo che si sta ritagliando il suo spazio da alternativa a Leiva. La mezzala la fa, anche bene, questo lo si sapeva, ma da centrale aveva sempre patito un po’ entrambe le fasi, risultando incompiuto in quella zona di campo. Contro Atalanta e Torino, invece, ecco due squilli sonori e chiari. Dieci giorni fa, contro la squadra di Gasperini, era entrato in campo subito dopo l’intervallo, inserito da Inzaghi per un Parolo in affanno, con il compito di dare alla Lazio nuovi ritmi e maggiore intensità. Missione compiuta. Un’altra Lazio nella ripresa, trascinata da un super Cataldi in regia. Contro il Torino, con Leiva acciaccato, Inzaghi gli ha dato un’altra chance e Danilo ha risposto alla grande. Giocate semplici, intelligenti, copertura del campo, ottima fase di interdizione. Ci ha messo tutto nella sua prestazione l’ex capitano della Primavera, ci ha messo voglia e carattere, quello che ormai ha forgiato lasciandosi alle spalle le insicurezze del ragazzo. Inzaghi non ha fatto mistero di averlo ritrovato trasformato dopo i prestiti a Genoa e Benevento. Soprattutto quello nel Sannio lo ha formato, l’ha irrobustito, gli ha dato un’altra tempra. S’è sposato con l’amata Elisa, ha avuto un bimbo, ha scollinato l’età adulta. La Lazio lo ha riscoperto forte, paziente, capace di sopportare con maturità le panchine. Le parole dell'allenatore nel post Toro sono chiare: "Danilo è stato bravissimo, non avevo dubbi. È maturato molto, si allena sempre al meglio, è stato fuori, ma è un trascinatore. Tifa Lazio, conosce l'ambiente, non ha mai creato problemi. Sta facendo benissimo quando viene chiamato e dentro lo spogliatoio è ben visto."

RISORSA - Nella seconda parte dell’annata scorsa aveva dato segnali interessanti, il gol nel derby e tante buone prestazioni erano messaggi chiari di un giocatore in crescita. Questa stagione era però ripartita un po’ in sordina, chiuso dalla concorrenza di big come Leiva, Milinkovic, Luis Alberto e dello stesso Parolo. Danilo non ha alzato mai la voce, ha continuato a lavorare bene in allenamento, in attesa d’un’occasione. È arrivata contro l’Atalanta, Cataldi l’ha colta alla grande, dandole poi continuità contro il Torino. Ha sfiorato il gol con una punizione affilata dal limite, ma soprattutto ha dato geometrie e qualità, unite alla sostanza. Suoi i due recuperi di palla che poi hanno portato ai due gol di Ciro Immobile. Non s’è sentita la mancanza di Leiva, di un professore del ruolo dal quale Danilo cerca d’imparare in ogni allenamento. Ne sta quasi rubando le caratteristiche, non è un caso che da quando ha cominciato a giocare e ad allenarsi con l’ex Liverpool, Cataldi sia diventato un giocatore molto più intenso, di lotta oltre che di governo. Lo dicono i numeri. Nel poker rifilato ai granata ha toccato il pallone 59 volte, ha avuto una percentuale di precisione dell’82%. Superiore a quella di Milinkovic. Per esempio. Percentuale che sale all’88.5% considerando tutte le gare giocate fin qui dal 32 biancoceleste in campionato. Ma ha anche contrastato, recuperato (vedi i gol di Immobile appunto), ricominciato l’azione. Non male per un giocatore che molti avevano già accantonato, quasi come se fosse fuori dal progetto di Inzaghi. Cataldi ora scala posizioni, è un jolly del centrocampo, può fare tutto in mezzo, sta diventando una risorsa importante in un periodo complicato, con il calendario intasato d’impegni. La Curva Nord ne ha salutato l’uscita dal campo con applausi e cori. È giusto così. Cataldi c’è, per Inzaghi ora è una certezza.

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Pubblicato il 31/10/19 alle ore 20:10