MOVIOLA - SPAL - Lazio, paradosso Guida: il rigore per Cionek non c'è, l'arbitro e la Var decidono il match

Pubblicato il 3-4 alle 22.55
04.04.2019 06:40 di Laura Castellani Twitter:    vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
MOVIOLA - SPAL - Lazio, paradosso Guida: il rigore per Cionek non c'è, l'arbitro e la Var decidono il match

MOVIOLA DI SPAL - LAZIO - Una partita decisa nel finale da un episodio pesante quanto paradossale e di complicata lettura: primo tempo senza intoppi, poi ripresa elettrica con il rigore prima assegnato, poi negato, poi concesso da Marco Guida a pochi minuti dalla fine. Ma andiamo con ordine, evidenziando i pochi episodi della prima frazione di gioco. Al quinto minuto di gioco, Fares chiude Marusic in scivolata: l'intervento del giocatore spallino è pulito, l'arbitro fa ripartire da calcio d'angolo. Al 25esimo, una spallata di Correa manda a terra Regini, Guida dà la punizione. Lo sfortunato giocatore del club ferrarese uscirà dal campo cinque minuti dopo. Il primo tempo si chiude poi sulla conclusione di Immobile in fuorigioco: il centravanti è servito in profondità da Patric, ma in posizione di offside. Giusta la segnalazione arbitrale.

SPAL - LAZIO, SECONDO TEMPO - Al 55esimo, episodio dubbio che anche mister Inzaghi ha sottolineato nel post partita: conclusione di Lucas Leiva parata da Viviano, ma il centrocampista brasiliano è infastidito dalla spinta subita da Cionek. Un intervento scorretto che non viene sanzionato dall'arbitro, con rammarico sulla panchina laziale. Al 57esimo, Milinkovic è punito per proteste, dopo il fallo di Correa su Kurtic: il serbo scaglia via il pallone, Guida estrae il giallo. Stesso provvedimento per Immobile al 63esimo: intervento in ritardo su Cionek, il centravanti lo colpisce duramente, calpestandogli il collo del piede. Semplici chiede addirittura il rosso, ma per l'arbitro basta l'ammonizione. Al 78esimo, gioco pericoloso di Schiattarella, che solleva la gamba all'altezza del viso di Caicedo: l'ecuadoriano si gira e accidentalmente lo colpisce in viso. Guida, giustamente, fischia la punizione per la Lazio. All'81esimo, Durmisi commette fallo su Lazzari in ripartenza: l'arbitro ferma il gioco, mentre lo stadio reclama un giallo che non c'è. A differenza di quello che arriva proprio sull'esterno pochi istanti successivi per un duro fallo su Patric. Un provvedimento che fa infuriare Semplici, allontanato dal campo dalla direzione arbitrale.

SPAL - LAZIO, PARADOSSO GUIDA - All'87esimo, l'episodio più complicato da leggere, per l'arbitro: Cionek in area di rigore cade per un presunto contatto con Patric. Guida indica subito il dischetto e assegna il rigore. Il difensore è diffidato, la sua caduta è esasperata e teme il giallo che significherebbe squalifica: rialzandosi, si rivolge all'arbitro dicendo che in realtà il contatto non ci fosse stato. Dunque, prima l'arbitro lo ammonisce per simulazione - e già questo è un provvedimento oscuro, dato che seppur cadendo, il giocatore della Spal nega di aver subito fallo, dimostrando di non voler approfittare dell'episodio -  poi decide di consultare la Var. La prova video, secondo l'interpretazione del fischietto campano, evidenzia un contatto tra i due: Guida indica il dischetto e assegna il penalty. Ma è un episodio destinato a prestare il fianco alle polemiche, soprattutto per l'anomalia con la quale si è verificato: il giocatore della Spal aveva escluso di aver subito un contatto, l'assegnazione del rigore non può che lasciar spazio a inevitabili perplessità. Raffica di gialli nel finale, a evidenziare un nervosismo ormai alle stelle: Strakosha viene punito per una spinta a Paloschi, Paloschi per perdita di tempo, Durmisi e Parolo per proteste. 

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