Noslin in partenza, la Lazio vuole il "rimborso": la strategia

L'olandese viene considerato uno dei sacrificabili in vista del mercato di gennaio: le squadre olandesi rimangono le più interessate.
16.11.2025 09:15 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Noslin in partenza, la Lazio vuole il "rimborso": la strategia

RASSEGNA STAMPA - Sessantotto minuti. Tanto è stato concesso a Noslin in questa stagione. L'attaccante olandese - arrivato la scorsa estate dal Verona con grandi aspettative e registrato a bilancio per quasi 17 milioni, non è mai riuscito a entrare davvero nelle rotazioni di Sarri, che continua a non trovargli una precisa collocazione tattica. "È un giocatore non strutturato, perché è difficile capire quale potrebbe essere per lui la soluzione ideale. Ha tante caratteristiche da esterno, alcune da seconda punta, non è facile da inquadrare".

Parole che lasciano trasparire la distanza tattica che divide oggi Noslin dal progetto tecnico della Lazio. L'olandese con Mau è diventato un ibrido difficile da collocare. Il dato più significativo - riporta Corriere dello Sport - è che Tijjani non è riuscito a ritagliarsi spazio neanche nel momento di massima emergenza, quando l'infermeria era piena e la squadra è stata costretta a rotazioni forzate. Col ritorno dei titolari, è inverosimile pensare che le sue chance di vedere il campo aumentino. Ecco perché, già oggi, viene considerato uno dei sacrificabili in vista del mercato di gennaio. Sarebbe già partito in estate, se non fosse stato per il blocco del mercato. Ora, in caso di riapertura, la società cercherà una soluzione che possa soddisfare tutte le parti.

Il mercato olandese resta il più interessato, con Ajax e PSV che lo avevano seguito già in passato e potrebbero tornare a farsi avanti. Noslin non ha mai nascosto il desiderio di giocare con continuità. Le sue parole dopo l'Inter sono state sincere: "È un anno difficile per me, devo sfruttare ogni minuto per convincere l’allenatore a darmi più spazio ed essere più importante per la squadra. Non importa il ruolo, l’importante è giocare". L'olandese sa di essere in bilico, ma non vuole arrendersi.

Anche perché nel frattempo si è aperta per lui una possibilità inattesa: la convocazione con la nazionale del Suriname, che lo sta monitorando con attenzione. Grazie alle origini della sua famiglia, potrebbe ottenere la doppia cittadinanza e partecipare con la selezione al prossimo Mondiale, anche se fino a qualche anno fa aveva "declinato l'invito" per attendere una chiama dall'Olanda. Ora le condizioni sono cambiate, questa rappresenterebbe un'opportunità che potrebbe ridargli entusiasmo e visibilità, in un momento in cui il futuro a Roma è quantomeno incerto.