Provedel: "La Lazio una famiglia". Poi su Sarri e la stagione...

24.12.2022 07:28 di Martina Barnabei Twitter:    vedi letture
 Provedel: "La Lazio una famiglia". Poi su Sarri e la stagione...
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Intervenuto ai canali ufficiali della Serie A, Ivan Provedel si è raccontato a tutto tondo. Dai suoi primi passi nel mondo del calcio alla sua esperienza alla Lazio, passando per la Nazionale. Queste le parole del portiere biancoceleste: "Per me è stato un anno molto positivo, soprattutto a livello personale, ho ottenuto una salvezza importante e faticosa con lo Spezia, che per me sarà sempre un ricordo bellissimo, e poi sono venuto alla Lazio. Sono stato catapultato in una realtà completamente diversa e sono felicissimo di essere qui. I risultati sono stati abbastanza buoni, si può fare meglio ma sono soddisfatto!”

MONDIALI - “Si anche se ho cercato di staccare un po' la spina dal calcio per godermi mio figlio. Ho tifato soprattutto per i miei compagni e poi mi sono affezionato alla favola Marocco. Alla fine, invece, ho tifato per il mio amico Erlic che è arrivato terzo e sono stato felicissimo per lui. Manca tantissimo tempo ai prossimi Mondiali! Prima dovremmo qualificarci agli Europei e difendere il titolo, poi penseremo anche ai Mondiali. La chiamata di Mancini mi ha dato un ulteriore spinta e spero di poter fare sempre meglio per rimanere nella rosa azzurra”

NAZIONALE - "Si è stato un momento molto strano perché quando mi hanno chiamato avevamo appena perso 5-1 a Midtjylland, è stato difficile gioire perché eravamo in una situazione particolare. Comunque è senza dubbio una grande emozione: fin da piccolo uno sogna l'azzurro e far parte di quei 25/30 giocatori chiamati dal mister è stata grande gioia a anche un motivo per spronarmi a fare sempre meglio"

SOSTA - “Siamo una squadra che lavora molto, ha tanto da dare, si è espressa bene fin oggi ma può fare meglio. Siamo guidati molto bene ma sono sicuro che abbiamo qualcosa dentro per poter fare qualcosa di speciale! Ognuno ha gestito la sosta a modo suo, c'è chi è andato in vacanza e chi è rimasto in famiglia come ho fatto io che ho un bimbo piccolo e ho cercato di stare il più possibile con lui. Ci è servito per ricaricare le pile e poi al rientro anche per poter lavorare quotidianamente, cosa che nella prima parte di stagione non è stata mai possibile, giocando praticamente ogni tre giorni.”

CAMPIONATO - “Siamo carichi perché queste settimane di lavoro ci sono servite dal punto di vista dell'organizzazione e del collettivo. Arriviamo pronti e preparati alla prima col Lecce. Cercheremo di fare ancora meglio per rimanere nelle zone alte della classifica".

ESORDIO - “Sono arrivato qui quattro giorni prima della prima gara non mi sarei mai aspettato di giocare subito e non sarebbe stato nemmeno giusto, poi è successo quello che è successo. Sono qui per fare del mio meglio ed è quello che sto cercando di fare, poi decide il mister. La cosa che mi fa più piacere è di poter dare il mio contributo in campo."

INIZI - “Ti dico la verità, ho sempre voluto fare il portiere. Mi sono innamorato di questo ruolo vedendo Toldo agli Europei contro l'Olanda: quel momento mi ha fatto scattare la scintilla. Da piccolo però ho sempre fatto l'attaccante e sono arrivato a un punto in cui ho detto: 'o gioco in porta o smetto'. Una piccola società vicino a casa mi ha dato la possibilità di cambiare ruolo e ho avuto la fortuna di ricominciare. C'è stata gente che mi ha detto che era tardi e che non ci sarei riuscito, non faccio nomi, loro lo sanno, ma è sempre così: c'è chi ti incoraggia e chi meno... Per me personalmente si, io mi diverto di più a parare, è bello anche fare gol ma mi sento più realizzato se faccio una bella parata."

GOL CON L’ASCOLI - “La partita era finita, stavamo perdendo 2-1 e allora sono andato a saltare. Calò ha messo in mezzo il pallone e ci ho provato, l'ho presa ed è andata dentro, è rimasto un ricordo bellissimo."

RUOLO - “È vero, siamo soli, alla fine vivi la tua partita con una condivisione diversa rispetto ai compagni e hai una visuale diversa, ti alleni a parte e anche la frustrazione e la gioia per un bell'intervento o un gol subito è abbastanza personale. Poi facciamo l'unica cosa che non possono fare gli altri, prendere la palla con le mani. È un ruolo unico! Io ho cominciato una decina di anni fa quando è iniziato il cambiamento, penso a Neuer che probabilmente è stato il primo a giocare in un certo modo. Il calcio cambia come ritmi, gioco e richieste. Bisogna essere presenti sia in fase di possesso che non. A me questa cosa piace, perche così sei ancora più partecipe al gioco"

SCUOLA PORTIERI - “Zoff non ho avuto la fortuna di conoscerlo, ma è uno dei migliori di sempre. Con gli altri invece ho giocato e tutti hanno grande serietà passione e dedizione al lavoro. Senza queste caratteristiche è difficile arrivare a certi livelli, poi c`è madre natura e c'è la famosa minestra. A Udine i preparatori sono molto validi, se sommiamo tutte queste cose il risultato è questo"

PERCORSO - “Ho cercato di non pensare ad aspettative e responsabilità. A me interessa solo il campo anche perché se pensi ad altro rischi di essere schiacciato. Penso solo al mio percorso e a fare bene ogni giorno. Devo farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa. Questo è quello che facevo a La Spezia e che poi mi ha aperto le porte per questa grande opportunità che è la Lazio. Ed è quello che sto facendo anche qui: fare del mio meglio. Poi è chiaro che sono consapevole di cosa significa indossare questa maglia, abbiamo tanti tifosi che ci seguono con enorme affetto e si aspettano molto da noi, ma io rimango concentrato su quello che devo fare in campo"

SARRI - “Ero già lusingato solo dal fatto di poter essere stato accostato al suo nome. Il mister è molto esigente, come è giusto che sia, e io cerco di fare al meglio tutto quello che mi viene chiesto: devo essere presente, aiutare la squadra e trasmettere tranquillità. È quello che provo a fare in ogni partita"

DIFESA - “Noi cerchiamo di lavorare al meglio e, seguendo il più possibile le direttive del mister, siamo riusciti a fare quello che ci veniva chiesto molto bene in alcune partite, meno in altre, come contro la Juve. Potevamo subire qualche gol in meno ma spero riusciremo a fare meglio da gennaio"

OBIETTIVI - “Vogliamo arrivare il più in alto possibile, non ci poniamo limiti. Io non c'ero l'anno scorso, e i miei compagni sono arrivati quinti, quindi ti direi un piazzamento Champions"

NATALE - “Vorrei stare bene e vedere le persone che riesco a vedere meno durante l`anno. E poi stare con mio figlio, sono i primi Natali per lui e comincia a sentire la magia di questi giorni. Credo che questi momenti siano l’essenza della vita. Buoni propositi? Penso sempre a lavorare per migliorare rispetto a ieri, lo stesso vale per il 2023: spero che possa essere un anno migliore dal punto dei vista dei risultati e non solo!"

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Pubblicato il 23/12 alle 19.32