Lulic, c'è solo voglia di rialzarsi: "Fermo sei settimane, ma guardo avanti... Abbiamo avuto tanti infortuni, eppure siamo lì... Non ci poniamo obiettivi"

10.03.2012 13:51 di  Marco Valerio Bava   vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalazisiamonoi.it
Lulic, c'è solo voglia di rialzarsi: "Fermo sei settimane, ma guardo avanti... Abbiamo avuto tanti infortuni, eppure siamo lì... Non ci poniamo obiettivi"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Si è bloccato sul più bello Senad Lulic. Proprio nel momento decisivo della stagione, i flessori della sua coscia sinistra lo hanno tradito, si sono lesionati in maniera importante. 5/6 settimane di stop, questo il responso del Prof. Wolfhart, lo stesso che ha operato Mauri a novembre, un luminare. Reja perde, con Lulic, una pedina fondamentale del suo scacchiere. Senad era in forma smagliante, la sua corsa, la sua intelligenza tattica, i suoi inserimenti, si stavano rivelando preziosissimi. L’infortunio lo costringerà ai box per almeno altri 40 giorni, tornerà nella seconda metà di aprile, forse per la gara interna con il Lecce del 22. Se così non fosse, Reja spera di riaverlo per la settimana successiva, quando la Lazio andrà ad Udine, in quello che si preannuncia un nuovo spareggio per la Champions. Si è fatto male nel primo tempo del match contro la Fiorentina, due settimane fa, i suoi flessori gli hanno impedito di vivere da protagonista due partite con i fiocchi: il derby e l’amichevole tra Bosnia e Brasile. Tanti tifosi laziali, nel secondo tempo della stracittadina, hanno maledetto l’assenza del numero 19 vedendo gli ampi spazi lasciati dalla difesa della Roma, praterie che sarebbero state una manna dal cielo per uno come Senad che, in questa situazioni, si scatena. Il derby si è tinto, comunque, di biancoceleste. Ora Lulic è in Germania, rimarrà nella clinica di Monaco fino a martedì, poi tornerà a Roma per iniziare la fase cruciale della riabilitazione. “Sembra che io debba rimanere fermo circa sei settimane –ha detto Lulic a Dnevniavaz.ba-, adesso sto facendo terapia e posso solo sperare che i tempi vengano rispettati”. La Lazio e gli infortuni: sembra una saga infinita. Lulic è solo l’ultimo di una serie lunghissima, un’emergenza che ha toccato più o meno tutti i componenti della rosa biancoceleste. Da Mauri a Brocchi, da Radu a Konko, passando per Rocchi e Cana. Infortuni numerosi e con tempi di recupero sempre lunghi, la fortuna non ha certo sorriso alla truppa laziale in questi mesi. La perdita di Lulic, poi, priva la Lazio di uno dei migliori esterni del campionato, proprio nel momento più importante della stagione. Senad ha saltato il derby, salterà anche le sfide con Napoli e Juventus ma l’ex Young Boys non ci pensa, guarda avanti anche se la delusione è tanta. “Non posso fermarmi a pensare, devo andare avanti. Fa parte del gioco, chi gioca a calcio rischia di farsi male. La Lazio, poi, in questa stagione ha avuto molti problemi a causa degli infortuni. Abbiamo avuto molti giocatori fuori, in tutti i momenti del campionato e quindi siamo abituati a questa emergenza. La squadra, tuttavia, ha risposto bene e sta facendo belle cose. Obiettivi? E’ difficile fare previsioni ora, mancano dodici partite, vediamo alla fine cosa avremo raggiunto”. 36 presenze stagionali, 25 in campionato con 1867 minuti messi insieme, prima dell’infortunio è stato una delle colonne della Lazio, per questo ora Senad si rammarica, non voleva fermarsi ai box proprio ora. Martedì scorso, a San Gallo, con la maglia della sua Bosnia avrebbe sfidato il Brasile, una partita che si sogna da bambino. In quel match si sarebbe trovato di fronte il suo amico Hernanes: il Profeta, schierato esterno destro, avrebbe duellato con l’esterno sinistro Senad, una bella sfida per poi tornare a Roma e giocarsi insieme il derby. Così non è stato. “Mi è dispiaciuto molto, poi avrei giocato a San Gallo, a poca distanza da dove sono cresciuto, vicino alla casa dei miei genitori. Sarebbe stato bello, ma adesso devo guardare avanti e pensare alle partite che verranno”. Lo spirito è quello del lottatore, Lulic è uno dei migliori interpreti del “non mollare mai”. La Lazio lo aspetta, spera di riabbracciarlo il prima possibile e poi di festeggiare insieme con il sottofondo di una musica speciale, sfiorata un anno fa e adesso bramata più di ogni altra cosa.