Sampdoria, Candreva: "Alla Lazio quattro anni bellissimi. Su Immobile..."

04.12.2021 08:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Ludovica Lamboglia - Lalaziosiamonoi.it
Sampdoria, Candreva: "Alla Lazio quattro anni bellissimi. Su Immobile..."
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Image Sport

RASSEGNA STAMPA - Sampdoria - Lazio è alle porte. Domenica 5 dicembre la squadra di Sarri scenderà al Marassi con la voglia di rialzarsi dopo l'amaro pareggio arrivato a Roma contro l'Udinese e prima ancora, la disfatta di Napoli. Bisognerà invertire la rotta affinché si possa tornare ad ottenere risultati migliori. Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, l'ex Lazio Antonio Candreva si è espresso così in merito alla sfida contro la sua ex squadra: "Se la Lazio si deve preoccupare? Troverà una Samp arrabbiata e affamata, veniamo da una sconfitta. Sappiamo, però, di incontrare una grande squadra. Non attraversano un periodo brillante, ma ci sono giocatori forti, con un percorso importante. Sinora hanno fatto vedere partite da Lazio e altre normali o non da Lazio. Partita difficile". 

LAZIO - "Ho passato quattro anni e mezzo bellissimi, non lo nascondo. La Lazio mi ha dato tantissimo e io ho cercato di dare di più: è nel mio cuore e continuo a seguirla. Ora si trova in una fase di trasformazione. Siamo a dicembre ma serve tempo, ci sono giocatori giovani e altri che non hanno mai giocato in questo modo, vengono da cinque anni di un determinato calcio con Inzaghi. E’ difficile. Il tempo sembra un alibi, una scusa. I tifosi non accettano di aspettare. Alla fine, però, la pazienza conta. Bisogna lavorare bene per formare un’identità, ora servirebbero più allenamenti che partite. Se giochi tanto e non ti alleni, non hai tempo per leggere le partite, rivederle, capire gli errori commessi". 

PERICOLO IMMOBILE -  "Domani sarà il pericolo numero uno, ma nella Lazio ci sono anche altri giocatori forti. Mi sembra una follia discutere Ciro, non solo per i gol. Non ho parole. La gente sottovaluta il suo lavoro. Pressa, attacca la profondità 750 mila volte. Boh. E’ impensabile criticare un centravanti da 30 gol a stagione". 
 
FELIPE ANDERSON - "Cosa farò quando lo vedrò? Gli dirò bentornato. Ha fatto la scelta giusta, rientrando in Italia e soprattutto alla Lazio. E’ un ragazzo in gamba, positivo, sensibile. Secondo me deve credere di più in se stesso, possiede qualità importanti, le ha già fatte vedere. Deve trovare maggiore continuità, gli manca solo quella per il salto di qualità". 

REJA - "Grande Edy. Mi ha voluto bene sin dall’inizio. Ha creduto in me dopo un impatto complicato dal punto di vista ambientale e in campo. Ero giovane, avevo 24 anni. Reja mi trasmetteva tranquillità e mi toglieva pressioni anche se le cose non erano iniziate bene. Poi è stata fondamentale l’idea di collocarmi sulla fascia destra, dov’è iniziato il mio vero percorso".