Tare chiarisce: "Conference? Ora che ci siamo, dobbiamo onorarla. Le mie parole..."

Il ds della Lazio, Igli Tare, è tornato a esprimersi sulla Conference League. Lo ha fatto una settimana fa e, rispondendo alla domanda di un tifoso della Roma, la definì "la competizione dei perdenti". Il senso del discorso era quello di spiegare che si tratta di un torneo non paragonabile alla Champions e che la crescita di un club, con i premi che assicura la Conference, non può che essere limitata. Tuttavia, mediaticamente è rimasta solamente quella frase, estrapolata senza contestualizzare.
Con la retrocessione della Lazio in Conference, sui social, molti tifosi romanisti si sono divertiti a riproporre le condizioni di Tare. Quella frase è stata ripresa anche da Mourinho che giovedì, dopo il match con il Ludogorets, ha voluto lanciare una frecciata, affermando di considerare la Lazio favorita per la vittoria finale "anche se a Tare quella competizione non piace". Il ds, pur accettando gli sfottò della città, vuole che il concetto sia chiaro. Non voleva provocare i giallorossi e sminuire la coppa in sé. A questo tiene particolarmente. "Per la crescita della società sarebbe importante che la Lazio giocasse ogni anno nella massima competizione europea - ha spiegato il dirigente, riporta la rassegna stampa di Radiosei. Poi ha proseguito: "Ora che siamo in Conference voglio che la Lazio la onori fino in fondo. Dobbiamo fare il massimo per vincere. Un trofeo infatti è sempre importante e resta in bacheca per l’eternità".