Candreva: "Volevamo riscattarci, meritiamo di stare lassù! Dedico il gol a mia figlia e a Corapi"

Pubblicato il 29/04 alle 23:11
30.04.2015 06:40 di  Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali/Francesco Bizzarri- Lalaziosiamonoi.it
Candreva: "Volevamo riscattarci, meritiamo di stare lassù! Dedico il gol a mia figlia e a Corapi"

La Lazio passeggia sul Parma e si riprende i tre punti che mancavano da due giornate. Un poker d’eccezione, nato dai piedi dei suoi migliori interpreti. Tra questi c’è Antonio Candreva, intervenuto a margine del triplice fischio, ai microfoni di SkySport: “L’impatto con la partita era difficile, bisognava avere un approccio importante contro un Parma in forma. Lo sgambetto era dietro l’angolo, ma abbiamo risposto alla grande”. Poi sull’abbraccio con Keita dopo il gol: “Credo sia un talento puro, un ragazzo fortissimo a quell’età, ha delle doti che non sa neppure lui di avere. E’ il suo primo gol in campionato, se lo merita, deve solo continuare a lavorare. Abbiamo entusiasmo, ci divertiamo anche durante la settimana e i risultati aiutano, meritiamo di stare lassù. Felipe Anderson? Siamo contenti per la sua esplosione, siamo tutti importanti quest’anno”.

Il centrocampista di Tor dè Cenci ha preso la parola anche ai microfoni di Mediaset Premium: "La dedica è tutta per mia figlia, e un’altra per il mental coach Sandro Corapi, che se lo merita. Le insidie stasera erano dietro l’angolo. Dopo lo stop di domenica volevamo il riscatto. Serviva dare una risposta importante, adesso testa a Bergamo. Cosa bisogna fare per mantenere il secondo posto? Rimanere umili, lavorare e avere entusiasmo. E’ difficile per le partite che verranno, ma siamo pronti. Il calendario? Il Parma ha battuto la Juve, per dire. In Serie A sono tutte partite difficili. Serve l’atteggiamento giusto".

Il numero 87 si è poi fermato anche dinanzi ai microfoni di Lazio Style Channel: "La dedica? Già era pronta domenica, ma non era andata tanto bene! Abbiamo fatto un primo tempo alla grande. Siamo stati sfortunati con il Chievo, quindi lo sgambetto oggi era dietro l’angolo. Il mister lunedì ci ha strigliato un po’, avrei potuto anch’io essere più cattivo sotto porta e chiudere la partita. Keita? Penso sia un talento puro e forse non sa nemmeno lui quanto possa ancora dare. Io non lo aiuto, io gli do i consigli per essere più continuo durante la gara e durante l’anno. L’anno scorso se lui non ci fosse stato non saremmo arrivati ottavi. Se lo merita e ce lo meritiamo tutti, perché siamo tutti importanti. Non sono 'anzianotto', sono consigli, è un talento puro! Forse mi ci rivedo. Come Crespo fece con me, dicendomi che se non mi fossi rialzato a breve sarei rimasto uno dei tanti. Reja? Sono legatissimo a lui, ma penseremo a noi stessi rimanendo umili. Arriveremo lì per fare la Lazio, come sappiamo fare".