ESCLUSIVA - Mendicino si allena con l'Haladas: "La testimonianza di Rocchi mi ha colpito". E sull'addio alla Salernitana...

23.07.2015 20:00 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Mendicino si allena con l'Haladas: "La testimonianza di Rocchi mi ha colpito". E sull'addio alla Salernitana...
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Sperava di vestire la maglia della Salernitana anche in Serie B, fremeva per raccogliere i frutti di una stagione straordinaria terminata con una storica promozione. E invece Ettore Mendicino ha salutato Salerno, la società campana ha deciso di non confermarlo nell'anno del ritorno in cadetteria. Accantonata la delusione, l'attaccante classe '90 di proprietà della Lazio si è messo in cerca di una nuova occasione. In questi giorni Mendicino si sta allenando in quel di Szombathely, città ungherese dove ha sede l'Haladas. Ai più attenti il nome di questo club non risulterà affatto nuovo, soltanto pochi mesi fa, infatti, vi militava l'ex capitano della Lazio Tommaso Rocchi. Non si tratta di una scelta definitiva, Mendicino potrebbe anche tornare in Italia dove gli interessamenti non mancano. Ma intanto è volato in terra magiara per osservare da vicino quella che potrebbe essere la sua nuova casa. La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha intervistato proprio l'ex Primavera biancoceleste per parlare di questa intrigante proposta e non solo.

Quando ti si è presentata l'occasione di allenarti con l'Haladas?

“È sorta per caso. Ne sono venuto a conoscenza tramite alcuni miei amici e ovviamente il mio procuratore. Io sono ancora sotto contratto con la Lazio (scadrà nel 2016, ndr), ma per forza di cose andrò via. Ho deciso di valutare questa opportunità che ad oggi mi permette di allenarmi con una squadra di Serie A, l'ho presa in considerazione dopo aver capito che a Salerno non sarei tornato”.

Nonostante i tanti infortuni, nell'ultimo campionato di Lega Pro hai segnato con la Salernitana 5 gol in 27 presenze. Ti aspettavi una riconferma?

“Questa è una delle stranezze del calcio, credo ci sia stata poca riconoscenza. Quando sono arrivato alla Salernitana nel 2013, l'obiettivo era quello di tornare in Serie B. Ci siamo riusciti e quindi credevo nella riconferma. Ma sono sorti dei problemi tra me e la società di cui non voglio parlare. Mi è stato detto chiaramente che non era il caso rientrassi a Salerno”.

L'Haladas che obiettivi ha per la prossima stagione?

“Non abbiamo parlato di obiettivi, per me è ancora tutto nuovo. L'Haladas è un'opportunità diversa, parallela all'esperienza in Italia dove vedo un calcio in difficoltà. Ho parlato con Tommaso Rocchi e la sua testimonianza mi ha piacevolmente colpito. Credo si debbano accantonare i pregiudizi su campionati come quello ungherese”.

Da Rocchi a Mendicino, l'attacco dell'Haladas potrebbe passare da un laziale a un altro...

“Fa un po' ridere la cosa, non ci dimentichiamo chi è Tommaso Rocchi. Qui è stato trattato come una star, com'è giusto che sia”.

Hai altre proposte concrete?

“In Italia sto portando avanti dei discorsi con alcune società, ho la possibilità di tornare in Italia in Lega Pro e in Serie B. Non ho fretta di decidere, sono sempre sotto contratto con la Lazio”.

A fine campionato hai avuto modo di confrontarti con i dirigenti della Lazio? 

“No, con la Lazio non ho più rapporti da due anni. La mancata riconferma con la Salernitana è una conseguenza del fatto che non sono nei piani della Lazio. Non parlo di prima squadra, per carità, ma di progetti affini a quello biancoceleste come può essere la Salernitana. Io speravo di giocarmi le mie carte in B per dimostrare che a 25 anni un giocatore non è completamente formato. La Lazio la pensa diversamente e così devo trovare altre strade”.

Il tuo è un ruolo delicato, sono tanti gli attaccanti esplosi in tarda età...

“Sì, penso a Ciofani che a 30 anni giocherà in Serie A col Frosinone. Quattro anni fa era al Gubbio con me, è un ragazzo che ha fatto tantissima gavetta. Anche Mancosu giocherà in Serie A per la prima volta a 30 anni, questo mi lascia ben sperare. Io non sono mai stato un attaccante da molti gol, ma credo aver fatto sempre esperienze importanti. Ho vinto a Salerno, ho rischiato di vincere a Taranto, ho giocato ad Ascoli che è un'altra piazza delicata. Spero sempre che sia l'annata giusta per il definitivo salto, poteva essere questa appena trascorsa ma gli infortuni non mi hanno aiutato”.