ESCLUSIVA - Abodi: "Flaminio? Mi auguro di costruire un nuovo stadio..." - VIDEO

17.05.2024 07:25 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
ESCLUSIVA - Abodi: "Flaminio? Mi auguro di costruire un nuovo stadio..." - VIDEO

Agli Internazionali BNL d'Italia, presso lo stand del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, è stato presentato "Divina Nazione" un omaggio alle eccelleze del Made in Italy con un focus sui prodotti Dop e Igp. La nostra redazione ha intercettato il Ministro dello Sport Andrea Abodi, il quale ha toccato vari temi, dall'importanza del praticare discipline sportive agli imminenti Europei di calcio, toccando anche argomenti caldissimi in questi giorni come la riqualificazione dello Stadio Flaminio, fino ad un commento personale sulla Lazio:

"Enogastronomia, agricoltura, primizie italiane, lo sport, queste eccellenze stanno bene insieme. Questo è il senso della collaborazione sistematica che noi cerchiamo di portare avanti perché crediamo che mettersi insieme produca un effetto che è molto di più della somma delle cose che rappresentiamo. Una moltiplicazione di opportunità, e lo sport ha come obiettivo principale non vincere solo le medaglie, ma contribuire al benessere individuale e collettivo e senza una buona alimentazione anche lo sport non riesce a esprimersi al meglio e vicevera. Una buona alimentazione senza una buona attività fisica all'organismo non dà tutto quello che potrebbe dare. Questo è il senso del gioco di squadra, che non solo negli sport di squadra ma anche in questi ambiti istituzionali è necessario".

"Sinner? La dimostrazione che quando arriva il grandisismo campione e anche la persona eccezionale che è Sinner l'attenzione si moltiplica ma non svanisce se c'è un piccolo incidente di percorso. Gli auguriamo di riprendersi al meglio, sottolineando il fatto che anche in un momento di difficoltà ha dimostrato ignorilità, educazione, senso della socialità e appartenenza alla comunità nazionale. Ha parlato con giornalisti, con ragazzi e ragazze, si è fatto fotografare, cammina sempre coi piedi per terra, anche se è quasi il numeri 1 al mondo".

"Europei? Noi andiamo come campioni uscenti, ma ci sono anche le Olimpiadi e le Paralimpiadi dove sarò convinto che faremo ancora meglio e non sarà solo motivo di orgoglio migliorare il medagliere ma sarà un motivo di ulteriore prpromozione perchè l'Italia è sempre più in movimento. Io penso che Spalletti stia facendo un buon lavoro, ha le caratteristiche non solo tecniche, tattiche, ma anche umane per costruire e consolidare un grande gruppo, poi non si sende in campo da soli. Abbiamo tante altre squadre nazionali che coltivano ambizioni. Quello che abbiamo vinto è rimasto un conto aperto per alcuni, quindi ci aspettano al varco ma sono convinto che faremo la nostra parte. Punteremo a vincere, ma uscire dla campo e dimostrare di aver dato tutto".

"Stadio Flaminio? Il mio pensiero è che abbiamo bisogno di ammodernare. Possibilmente cercando di riqualificare l'esistente. Dove è possibile e necessario, per Roma mi auguro costuire un nuovo stadio che è un contributo per la crescita di una città. L'abbiamo visto in tutta Europa e non solo, quanto uno stadio sia fattore identificiativo anche per la trasformazione urbana di una capitale. Roma ha bisogno di una trasformazione pur nel rispetto delle sue eccellenze e del patrimonio artistico, storico e culturare in ottica di alleanza e non conflitto. Non c'è cosa peggiore di mettere il futuro contro il passato e viceversa. Noi siamo per un'alleanza, con il Ministro Sangiuliano, ma questo non vale solo per Roma. Superare l'idea del blocco solo per la tutela. Tutela e valorizzazione devono andare di pari passo, anche all'impiantistica di alto livello possa diventare la dimostrazione plastica dell'unicità italiana di saper coniugare tencologie costruttive moerne con storia antica. Cosa che nessuno può riprodurre".

“Lazio e Roma? Il parere il ministro non lo esprime mai. Si limita da una parte a coltivare in modo discreto una passione, che non ho mai nascosto perché non credo all’ipocrisia, e dall’altra parte perché c’è una classifica, che è un parametro oggettivo e l’espressione della qualità di un campionato intero. Le due squadre sono molto vicine, mancano poche decine di minuti alla fine del campionato. Ognuno farà la sua parte, ci sono obiettivi ambiziosi come quello più importante che è la Champions League o comunque entrare in Europa. E dare la sensazione in un campionato intero di aver dato tutto per la soddisfazione dei tifosi. Quello che conta è soddisfare la loro passione, con la certezza che la squadra dia sempre tutto, il meglio, e vale sia per la Roma che per la Lazio”.

“Decreto autority? Non è la mia strada, questa è la strada che ho sempre perseguito anche da presidente di Lega B. Il mio è un tentativo sistematico del miglioramento del sistema, io non voglio traghettare nel tempo lasciando tutto così com’era. Qualcuno può non condividere l’idea, che non è soltanto la mia, ma di quale sono stato promotore. Penso che l’autonomia sportiva sia un valore assoluto che vada rispettato e anche nobilitato attraverso battaglie di avanguardia e non di retroguardia. L’autonomia sportiva si gioca anche sul versante della credibilità e della reputazione di un sistema. La mia proposta è quella di rendere terzi controlli acquisendo nell’autonomia i criteri decisi dalle Federazioni (calcio e basket) consegnando i riscontri oggettivi dei controlli perché gli organi di giustizia nella loro autonomia possano decidere quali valutazioni portare a termine, ed eventualmente le sanzioni. Così poi come consegnare alle Federazioni tutti gli strumenti per poter riconoscere le licenze e le iscrizioni ai campionati. Quella dell’autorità che andremo a costituire dovrà essere necessariamente un’attività neutra che consegna un dato di fatto, che dialoga con i sistemi federali per migliorare ulteriormente i criteri. L’obiettivo è l’equa competizione, la credibilità del sistema controllando l’equilibrio economico-finanziario e controllando anche gli assetti proprietari dei club. Io spero che questo nervosismo possa essere superato, e in parte è già stato superato, confrontandosi. Io sono convinto che dal confronto ci si esce sempre se si è intellettualmente onesti e se ci si rispetta reciprocamente con un arricchimento. Se l’obiettivo è comune, non potranno essere delle idee diverse sugli strumenti a creare degli imbarazzi fra di noi”.

Pubblicato il 16/05