Lazio caso tamponi, Pulcini: “Voglio essere assolto!”

La Corte Federale ha emesso la sentenza in merito al caso tamponi che ha coinvolto la Lazio, il presidente Claudio Lotito e i medici Pulcini e Rodia. La richiesta da parte della Procura era un'inibizione di 10 mesi per il patron biancoceleste e di 11 per i due medici. La sentenza ha invece inbito Lotito per due mesi e Rodia e Pulcini per 5. Proprio quest'ultimo ha così commentato la sentenza: "Una vittoria? E' vicina, noi puntiamo alla totale cancellazione perché non esiste nessun reato. Mi ritengo molto soddisfatto partiamo da una causa pesante grave che non esiste. La mia mira è l'assoluzione completa perché so di aver fatto il mio dovere da medico. Non c'è stata nessuna disposizione della Asl che mi diceva di tenere Immobile fermo. Un medico non può essere delegittimato da un tampone, è una follia".
"Il ricorso al Collegio di garanzia per me è necessario perché voglio l'assoluzione, ho fatto il mio dovere e voglio che venga riconosciuto. Io sono abituato a lottare fino alla fine. Ho sempre avuto il rispetto della Procura e dei ruoli. Voglio che venga legittimato il mio ruolo di medico. Da questa vicenda ne ricavo che c'è stata tanta confusione. Esiste il malato ma non la malattia. Il protocollo o un tampone non può sostituire il medico", ha concluso.
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Pubblicato il 19/10