Milan-Lazio, rigore o fallo? Rocchi lo spiega alla società
RASSEGNA STAMPA - Il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi è rimasto profondamente colpito da quanto accaduto sabato sera a San Siro e ha provato a dare una spiegazione razionale all'episodio del rigore. O del fallo. Spiegare e accettare quell’episodio non è facile e il designatore ha voluto dare una risposta alla Lazio tramite De Marco – responsabile dei rapporti con i club – che ieri ha contattato il referee manager biancoceleste, Riccardo Pinzani.
La valutazione, riportata dal Corriere dello Sport, è la seguente: il tocco di mano di Pavlovic dopo il colpo di Romagnoli non doveva essere punito. Il braccio non era distante dal corpo, il gomito era attaccato e il pallone arrivava da distanza ravvicinata. Per questo la chiamata del VAR Di Paolo – tra l'altro considerato uno dei migliori nel suo ruolo – viene giudicata come un errore grave.
A complicare la situazione c’è stata poi la spiegazione confusa di Collu, che ha “inventato” un fallo precedente di Marusic pur di non concedere il rigore. Una toppa peggiore del buco. La strada corretta sarebbe stata un semplice silent check, oppure un OFR che avrebbe comunque escluso la punibilità del tocco.
Dopo aver riascoltato gli audio a Lissone, Rocchi prenderà provvedimenti. Le responsabilità maggiori ricadono sul VAR: Di Paolo rimarrà fermo per un po’, mentre la prova di Collu, a parte la spiegazione, viene considerata sufficiente. Ora per il designatore si apre un altro problema: chi mandare a dirigere Lazio-Milan di Coppa Italia giovedì?
