Lazio, con il ritiro puoi rinascere: ecco tutti i precedenti dell'era Lotito

04.12.2018 16:34 di  Leonardo Giovannetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, con il ritiro puoi rinascere: ecco tutti i precedenti dell'era Lotito
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© foto di Federico Gaetano

Un ritiro per meditare sugli errori commessi, per trovare di nuovo lo spirito necessario a conquistare la Champions League. Meglio prevenire che curare, la società intende riparare adesso ciò che è guasto e ripartire nel migliore dei modi. Questo sarà il secondo ritiro dell’era Inzaghi, il settimo da quando Lotito è presidente. Una cura necessaria, e sempre efficace: la Lazio ha collezionato 6 vittorie e un pareggio nelle gare successive.

I PRECEDENTI – Il primo ritiro vedeva Rossi in panchina, nel 2009, e la meditazione fruttò una vittoria nel derby imminente. Nello stesso anno, mese di novembre, anche Ballardini fu chiamato a vivere questa esperienza: furono 10 i giorni trascorsi dalla Lazio in quel di Norcia. Al rientro, arrivò un punto contro il Napoli. Nel 2010 la situazione si rivelò più critica, quando Reja fu costretto a correre ai ripari per centrare la salvezza: scosse i suoi durante il ritiro, e conquistò al rientro una vittoria contro il Cagliari. Prima del derby in finale di Coppa Italia, la squadra si ritrovò sempre a Norcia: non fu una punizione, ma una semplice occasione per compattarsi e affrontare quella storica gara nel migliore dei modi. Funzionò, nessuno può dimenticare quel giorno. Pioli, nel 2015/16, finì due volte in ritiro a Formello: dopo il primo vinse 2 a 0 con il Genoa, in seguito al secondo schiacciò il Dnipro in Europa League.

INZAGHI – E riavvolgendo il nastro si arriva al primo ritiro di Simone Inzaghi. A Norca il mister piacentino iniziò la sua avventura sulla panchina biancoceleste. Pioli perse il timone dopo la sconfitta nel derby con la Roma, l’attuale tecnico della Lazio fu chiamato a sostituirlo. Andò bene, perché al rientro in campionato il club capitolino tornò a vincere contro il Palermo. Questa sarà la seconda volta per Inzaghi. I precedenti sorridono, la Lazio deve tornare a volare. Meditazione, spirito di gruppo e tanta voglia di conquistare insieme l’obiettivo prefissato: non sono ammessi passi falsi.