Lazio, Luka Romero: "Bello sentire l'affetto dei tifosi. Da piccolo guardavo Verón..."

Festeggiato speciale in casa Lazio, Luka Romero compie diciotto anni e per l'occasione è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3: "Il gol col Monza? La notte prima stavo in stanza con Pedro, quel giorno non riuscivo a dormire. Pensavo al gol e all'esultanza e poi è successo tutto per davvero. Quando segni ti passano per la resta tutti i momenti vissuti da piccolo, ho pensato alla mia famiglia. Vedere lo stadio esultare con me è stata un'emozione grandissima. Quando sono arrivato a Roma non conoscevo la lingua ma la squadra mi ha accolto bene, questo è stato importante per me. Mi sono sentito a casa come quando ero al Maiorca. Quando hai la possibilità di giocare devi essere allenato e stare bene, se pensi che il tuo momento non arriva mai non ti alleni bene. Spesso io tornavo a casa dagli allenamenti e andavo a correre, avevo fame di giocare e volevo farmi trovare pronto. Titolare con la Juve? Non pensavo di partire dall'inizio ma ero preparato, c'è stata un po' di ansia ma è normale perché era la prima da titolare in uno stadio importante. Abbiamo fatto bene finora ma il campionato è ancora molto lungo, dobbiamo continuare così perché stiamo andando forte. Sarri? Non ci parlo molto ma in allenamento e in partita mi consiglia sempre. Siamo un gruppo molto unito e c'è sempre il sorriso tra noi, è una cosa importante per giocare bene a calcio".
TIFOSI - "Quando entro sento che la gente mi vuole e mi supporta, ringrazio i laziali perché con me hanno sempre fatto così da quando sono a Roma. Io non ho ancora fatto nulla, sto giocando piano piano di più ma mi sento tranquillo, cerco di far bene con i minuti che mi dà Sarri. Quando ci fermeremo tornerò a Maiorca ma continuerò ad allenarmi, poi al rientro per il campionato daremo il massimo per vincerle tutte".
ARGENTINA - "Difficile vincere perché ci sono tante squadre che giocano bene, ma il gruppo dell'Argentina è ottimo e penso che farà un buon Mondiale. Laziali argentini? Mio padre mi faceva sempre vedere i video di Verón, è quello che ricordo di più. Messi? L'ho incontrato la prima volta in Liga, è vero che mi sono vergognato di chiedergli una foto".
Pubblicato il 18/11 alle 14.43