Lazio, tre giocatori da cui Sarri adesso si aspetta di più

Lazio, tre giocatori da cui Sarri adesso si aspetta di più

L'inizio di stagione per la Lazio è stato condizionato dal blocco al mercato e dall'impossibilità di acquistare nuovi giocatori e dunque di rinforzare l'organico. Maurizio Sarri lavora con i giocatori che già c'erano e non ha avuto margine eventuale per suggerimenti o indicazioni in sede di mercato, anche se storicamente - come allenatore - ha sempre accettato le decisioni del club senza provare a influenzarle. I risultati partite Serie A di questo avvio di campionato hanno messo in risalto alcuni giocatori, come Cancellieri e Castellanos, ma ce ne sono altri che ancora non brillano e da cui Sarri adesso si aspetta decisamente di più con la stagione che presto entrerà nel vivo. L'elenco è ristretto a tre nomi: il primo è Dia, il secondo è Pedro, il terzo è Nuno Tavares, l'ex rivelazione del campionato scorso che ha perso la verve dei tempi migliori. Un assist, che per esempio, manca da quasi un anno mentre nei primi mesi della sua avventura italiana, invece, era stato lo specialista del campionato.

Dia, gol pesanti per l'Europa

Dia con Sarri e nel 4-3-3 dell'ex allenatore del Napoli non ha una precisa collocazione quando c'è Castellanos titolare. Di fatto, è la sua alternativa. Subentra. Discorso diverso quando si gioca col 4-2-3-1. In quel caso si sistema dietro la punta come ai tempi di Baroni. In entrambi i casi, però, Dia ha faticato a brillare. Sono state diverse le prestazioni sottotono e le partite in cui anche da subentrato non è riuscito a dare il suo solito contributo. Sono lontani i tempi in cui il risultato Napoli-Salernitana del 2023 fu determinato dalla perla col mancino dell'ex granata al Maradona. Un gol bellissimo e storico che costrinse gli azzurri a posticipare di qualche giorno l'aritmetica dello scudetto che arrivò solo sul campo dell’Udinese. Dia è capace di gol simili e anche di quelli ha bisogno la Lazio per inseguire i propri obiettivi e conquistare una qualificazione in Europa. Sarri aspetta segnali dal suo centravanti alternativo a cui continuerà a dare fiducia visto anche l’infortunio di Castellanos.

Pedro, quando la classe non ha età

All'età di 38 anni e dopo aver vinto tutto, Pedro non ha bisogno di dimostrare più nulla. Ma sul suo conto 'pesano' i 14 gol della scorsa stagione e fa notizia dunque l'avvio in sordina di quest'anno. Pur giocando poco, pur non essendo un titolarissimo nelle scelte di Sarri, Pedro è uno di quelli sempre capaci di sorprendere e di incidere anche restando in campo solo per pochi minuti. Per questo motivo l'allenatore della Lazio si augura che l'ex Barcellona possa tornare quanto prima a dare il suo solito contributo ad una Lazio che in attacco ha comunque diversi ricambi. Pedro è uno di questi e un anno fa fu decisivo per lo scudetto del Napoli con la doppietta di Milano contro l'Inter. Partita che i tifosi azzurri ricordano bene tanto da renderlo idolo a distanza come Orsolini per il suo gol col Bologna al Dall'Ara nel giorno di Pasqua.

Nuno Tavares, un derby e un anno da riscattare

Il portoghese non brilla da tempo. Non fornisce un assist da quasi un anno. Era partito alla grande al suo arrivo dalla Premier. Si era imposto come autentica rivelazione del campionato ma poi, svanito l'effetto sorpresa, si è spento. Non solo non ha più fornito assist ma ha anche alternato prove incolore ad altre in cui, anche senza errori, era comunque da sei in pagella. Non si esaltava. Quest'anno ha iniziato male e pesa nel giudizio l'errore nel derby contro la Roma. Sarri si aspetta un pronto riscatto da lui. Nuno Tavares quest'anno, con l'arrivo del nuovo allenatore, ha anche cambiato il suo modo di stare in campo, è molto più attento alla fase difensiva - richiesta esplicita da parte dell’allenatore dato che i terzini si alternano, uno sale e l’altro resta basso e viceversa - ma resta sempre una spina nel fianco per i difensori quando spinge con le sue accelerazioni e la sua fisicità. Forse è solo una questione psicologica, di testa. Forse Nuno ha solo bisogno di ritrovare un assist e dunque un guizzo per ripartire con più fiducia. Un anno dopo.