Lazio, Acerbi: "Vogliamo vincere lo Scudetto. Il calcio non ha senso senza i tifosi"

Il difensore della Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: "Vorremmo riprendere. Allenamento? Mi tengo impegnato".
16.04.2020 07:00 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Acerbi: "Vogliamo vincere lo Scudetto. Il calcio non ha senso senza i tifosi"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Chiuso nella sua casa della Capitale in questi giorni di quarantena, Francesco Acerbi non si è fermato, proseguendo la preparazione tra le mura domestiche. In attesa di riprendere il proprio cammino in campionato, infatti, la squadra di Inzaghi sta mantenendo alta la concentrazione. Il difensore della Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: "Leone in gabbia? Tutti vorrebbero ripartire. Mi manca la routine quotidiana, andare a lavoro, ma anche semplicemente andare al bar a prendere un caffè. Noi vorremmo riprendere a giocare e saremmo i primi a scendere in campo qualora ci dicessero di poterlo fare. Cerco sempre di tenermi impegnato ed ascoltare cosa ci dicono. Non decidiamo noi". 

ALLENAMENTO - "Mi sono allenato praticamente tutti i giorni. Sto andando a correre, ho la bici. Dovevo sistemare prima il polpaccio, ma ora mi sono ripreso completamente. Sono abituato a stare in casa, mi tengo impegnato per tenermi in forma. Anche per la mente, per scaricare, per far sì che quando ci richiameranno saremo pronti. Rifletto e ragiono sempre, mi viene sempre da pensare. Ho anche uno psicanalista, le mie cose le dico a lui. Non penso a cosa succederà, se faccio programmi a lungo termine mi viene l'ansia. Rifletto sul campionato, su com'è andato, che poteva andar meglio, su cosa voglio realmente dal calcio, dalla Lazio, cosa migliorare. Rifletto su queste cose, ora ho molto più tempo. L'ho sempre fatto, prima si era focalizzati sulla partita. Ora l'obiettivo vero non ce l'hai, è dura anche allenarsi". 

FAMIGLIA - "Sento sempre la mia famiglia, stanno bene. Lì c'è un vero casino, adesso la situazione sta un pochino rientrano, ma c'è sempre pericolo. Speriamo che continui così. Il calcio è importante perché muove tanti soldi, è la passione di chiunque. Se c'è la minima possibilità di iniziare, è giusto farlo. Poi noi siamo secondi, vogliamo vincere lo Scudetto. Bisogna guardare anche le difficoltà degli altri, però. Ci sono tante persone che muoiono, che contraggono il virus, e tanti che non lavorando non hanno più soldi. Il calcio continuerà, magari questi anni saranno più turbolenti, magari si giocherà più spesso. Sento tantissime cose, tante ipotesi prese in considerazione. Si vedrà quando torneremo ad allenarci".

INZAGHI E I COMPAGNI - "Ci sentiamo per vedere cosa fare. Ognuno ha da fare le sue cose. Ci sentiamo anche un po' per chiacchierare, per un saluto. Ci si rivedrà presto. Rinvio Europei? Per una volta che dovevo giocare, è saltato tutto (ride, ndr). Magari è un segno del destino. Sarà un obiettivo dell'anno prossimo, l'ho presa abbastanza bene. Gare a porte chiuse? È orrendo, il tifo è quello che anima il calcio. Senza i tifosi, il calcio sarebbe come il ping pong. Sarebbe uno sport nullo. Chi ha i nervi più saldi, vincerà. Non sarà una situazione facile, ma abbastanza pesante".

LA SOMIGLIANZA CON STAAM - "Mi hanno fatto piacere le sue parole. È un grande giocatore. I complimenti si ricevono e fanno sempre piacere, vuol dire che stai facendo cose buone. Io come tutta la squadra, anche chi non gioca. Quest'anno tutti devono sentirsi importanti, devo fargli i complimenti. Si sono fatti trovare pronti. Luis Alberto e Milinkovic, quanto sono cresciuti in fase difensiva? Parlo anche di Immobile, Correa e Caicedo. Loro stanno dietro a rincorrere quando perdiamo palla, ci danno una grossa mano. Se tutti ci aiutano, è normale subire meno gol. Siamo una squadra offensiva, siamo molto più alti dell'anno scorso. Si corre tutti insieme. Cosa faccio oltre ad allenarmi? La mia giornata tipo è: mi alzo, faccio colazione, un po' di cyclette o vado a correre nella mia via, aspetto il pranzo, guardo un po' di film, guardo qualche documentario, faccio qualche videochiamata con famiglia, amici. Arrivo alla sera abbastanza stanco. Verso mezzanotte dormo. Stavo pensando anche di leggere, di fare yoga, ma non saprei come organizzarmi. Faccio le solite cose di prima

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Pubblicato il 15-04 alle 13.00