Lazio, Dia vuole stupire Sarri. E il tecnico pensa al cambio modulo...

RASSEGNA STAMPA - Un gol per lanciare un segnale, due partite per dimostrare di poter essere protagonista. Boulaye Dia è tra i pochi laziali partiti titolari con la propria nazionale: venerdì scorso ha guidato l’attacco del Senegal nel successo contro il Sudan e oggi sarà di nuovo al centro del 4-3-3 del ct Pape Thiaw contro il Congo. Un lavoro di sacrificio, abbassandosi e lasciando spazi agli esterni, che può diventare anche un messaggio per Sarri, ancora convinto che Castellanos sia più adatto come prima punta.
Lo spazio in biancoceleste, finora, è stato ridotto: 15 minuti contro il Como a partita compromessa e 12 contro il Verona. Ma tanto è bastato a Dia per ritrovare il gol, interrompendo un digiuno che in campionato durava da quattro turni e che da subentrato resisteva addirittura da febbraio, quando colpì il Napoli. Settembre, d’altronde, era stato il suo mese d’oro lo scorso anno, con due reti in Serie A e altrettante in Europa League.
Ora il tempo stringe: come ricorda il Corriere della Sera, a dicembre sarà impegnato in Coppa d’Africa e rischia di restare fuori almeno un mese. Per questo deve convincere subito Sarri a puntare su di lui. Il tecnico, intanto, valuta anche nuovi scenari tattici: nel finale di Como ha provato il 4-2-3-1 e a Formello lavora sul 4-3-1-2, il sistema con cui si fece conoscere a Empoli. L’idea delle due punte potrebbe essere la chiave per risolvere la cronica difficoltà della Lazio nel creare occasioni. E se Mau dovesse davvero cambiare modulo, il motivo principale avrebbe un nome e cognome: Boulaye Dia.