Faraoni oggi dell'Inter: "Addio Lazio, non c'è un progetto"

Scoraggianti dichiarazioni dell'ex giocatore della Primavera della Lazio
01.07.2010 09:13 di  Federico Farcomeni   vedi letture
Fonte: Rassegna stampa a cura de lalaziosiamonoi.it tratta dal Corriere dello Sport
Faraoni oggi dell'Inter: "Addio Lazio, non c'è un progetto"

Oggi Marco Davide Faraoni diventerà ufficialmente un giocatore dell'Inter. Il terzino di Bracciano si è svincolato dalla Lazio, non ha accettato il prolungamento e si è legato all'Inter per le prossime quattro stagioni. È stato due volte aggregato al ritiro biancazzurro, ma non ha avuto modo di fare mai il salto in prima squadra, nonostante le convocazioni con Palermo e Fiorentina nonché in amichevole con il Liverpool (ora ritroverà Benitez, ndr). Ma intorno a lui non ha avvertito l'esistenza di un progetto concreto e così ha deciso di defilarsi dopo ben 10 stagioni con la maglia della Lazio. Nei prossimi giorni l'azzurino (ha indossato tutte le maglie della nazionali minori) sarà a Milano per le viste mediche, poi si aggregherà alla Primavera con la speranza di allenarsi presto ad Appiano con il suo idolo Javier Zanetti.

Faraoni perché ha deciso di lasciare la Lazio?
Prima di tutto vorrei dire che non è stata una decisione facile perché della Lazio sono tifoso. Ho indossato questa maglia dall’età di 9 anni, dopo il primo tesseramento nel Bracciano. Se sono arrivato dove sono adesso lo devo alla Lazio e questo non lo dimenticherò mai. Ciò premesso ho deciso di andarmene perché ci sono state delle situazioni che mi hanno fatto pensare.

Quali?

Non mi va di entrare nei particolari, non sarebbe giusto. Dico soltanto che ho preso la mia decisione quando ho capito che non c’era un progetto su di me e sui giovani. Non ho visto la luce e ho preferito cambiare maglia. Con un pizzico di amarezza perché la Lazio mi ha dato tutto e anche io le ho dato tanto.

Felice di essere un giocatore dell’Inter?

Sono onorato di far parte di una squadra così importante. Da bambino non avrei mai pensato di poter arrivare all’Inter.

Cosa ha pensato quando ha saputo della possibilità di trasferirsi a Milano?

La verità? Inizialmente pensavo fosse uno scherzo, non volevo crederci. Poi con il tempo ho capito che era tutto vero e sono stato felicissimo.

Chi vuole ringraziare per il suo approdo all'Inter?

I miei genitori, Marco e Agnese, che mi hanno incoraggiato aiutandomi a decidere. Per me sarà la prima esperienza lontano da casa e il loro appoggio è importante. E i miei agenti, Giovanni Bia e Franco Fatica, che mi sono sempre stati vicini anche nel momento dell’infortunio.

Quale infortunio?

Lo scorso anno a settembre mi sono rotto il legamento crociato anteriore destro e mi sono lesionato anche due menischi. Sono stato fuori 6 mesi ma adesso ho tanta voglia di dimostrare il mio valore.

Quali sono le sue caratteristiche tecniche?

Sono un terzino veloce, a cui piace molto spingere e provare l’anticipo sull’avversario per far ripartire la squadra. Cerco di rimanere sempre tranquillo per dare sicurezza ai compagni.

In cosa crede di migliorare?

Nell’uno contro uno: posso e devo fare meglio.

Chi è il suo idolo?
Javier Zanetti. È un grande calciatore ed è un esempio per tutti.

Con quali ambizioni arriva all’Inter?

Con la voglia di far vedere quello che valgo. Non ho fretta e non mi metto addosso troppa pressione. Cercherò di crescere e di far bene.

Qual è il sogno nel cassetto?

Fare una carriera importante e diventare un campione come ce ne sono tanti nell’Inter. Mi immagino l’emozione quando mi potrò allenare con la prima squadra. lavorerò perché questo giorno venga il prima possibile.