Lazio, che bellezza! I biancocelesti dominano e divertono, Lokomotiv al tappeto

01.10.2021 07:30 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, che bellezza! I biancocelesti dominano e divertono, Lokomotiv al tappeto

La Lazio domina, segna due gol e per la prima volta in stagione tiene la porta inviolata. Solo buone notizie dalla serata dell’Olimpico. Insomma. I biancocelesti battono 2-0 la Lokomotiv Mosca nella seconda giornata di Europa League, cancellano la sconfitta di Istanbul. Segna Basic al debutto dal primo minuto e raddoppia Patric che non faceva gol dal gennaio 2020 (Lazio-Cremonese di Coppa Italia). La Lazio sale a quota tre nel proprio girone, al secondo posto dietro al Galatasaray che pareggia a Marsiglia e sale a quattro. 

BASIC E PATRIC - Mettere in soffitta la sconfitta di Istanbul e proseguire sul cammino intrapreso nel derby. La missione della Lazio è chiara e Sarri applica un turnover ragionato. In difesa conferme per Acerbi e Hysaj, a completare il pacchetto ecco Lazzari e Patric. In mediana spazio alla qualità con Basic, Cataldi e Luis Alberto. L’attacco è quello titolare, con Immobile a guidare e la coppia Felipe Anderson-Pedro ad affiancarlo. Buon avvio della Lazio che prova subito a imprimere i propri ritmi al match, aggressiva e col baricentro alto, la squadra di Sarri sfiora il vantaggio con Luis Alberto che riceve da Pedro e scarica il destro dai venti metri, Guilherme si distende e con la punta delle dita manda in angolo. Dal corner conseguente uscita a vuoto del portiere russo, ma Immobile sul secondo palo non riesce a ribadire in rete. Biancocelesti dominanti, capaci di proporre calcio e trame interessanti e al 13’ ecco il meritato vantaggio: Felipe Anderson si fa beffe di un avversario, servizio per Pedro che s’incunea in area e crossa al centro per Basic che si inserisce coi tempi giusti e di testa fa 1-0. Debutto da titolare e primo gol laziale per il croato. Un sogno. Nel primo quarto d’ora c’è solo una squadra in campo e soprattutto la catena di destra, con Lazzari e Felipe Anderson, mette in serio imbarazzo la Lokomotiv. Proprio l’ex Spal corre veloce, salta netto Rybchinskiy e mette un cross morbido in mezzo sul quale Immobile prova la girata volante, palla però al lato di poco. Colleziona occasioni la Lazio, imperversando sulla fascia destra: Luis Alberto riceve da Immobile, lo spagnolo scende palla al piede e restituisce al capitano che stoppa e tira, deviazione decisiva di Pablo e palla fuori di niente. La Lokomotiv si fa viva per la prima volta al 25’, errore di Cataldi che lancia Anjorin che si fa quaranta metri palla al piede e poi calcia dal limite non trovando, però, lo specchio della porta di Strakosha. I russi hanno una vera chance poco prima della mezzora, Rybchinskiy imbuca per Smolov che con la punta prova a sorprendere Strakosha che è attento e respinge. Dopo venti minuti di fuoco, la Lazio sembra un po’ abbassare i ritmi, tirare il fiato e Hysaj è bravo ad anticipare Smolov su azione d’angolo. L’oasi di pace per la Lokomotiv, però, dura poco, perché la Lazio torna a spingere forte e Guilherme si supera sul destro rasoterra di Felipe Anderson. Dall’angolo che ne scaturisce, però, Luis Alberto batte tagliato, il portiere russo va a vuoto e spalanca la porta al secondo gol in maglia biancoceleste di Patric che col corpo manda in rete. Un primo tempo praticamente perfetto viene in parte macchiato dal problema fisico di Immobile che lascia il campo al 40’ per un infortunio al polpaccio. Entra Muriqi che ha subito la palla del 3-0: taglio di Felipe Anderson sul cross di Pedro, palla per il kosovaro che calcia a botta sicura, ma trova la deviazione con il corpo di Rybchinskiy. 

OCCASIONI MANCATE - La ripresa inizia senza cambi immediati e con ritmi più bassi rispetto all’avvio di primo tempo. E su ritmi meno intensi, feroci, la Lokomotiv può mettere la testa fuori dal guscio, prendere campo e spaventare l’Olimpico con un destro potente di Zhemaletdinov che sfiora l’incrocio dei pali. I russi prendono un po’ di fiducia e Patric è bravo a murare il tiro di Smolov che, comunque, non pareva irresistibile. Sarri opera i primi due cambi dopo un’ora di gioco: fuori Luis Alberto e Cataldi, dentro Leiva e Milinkovic. La Lazio gestisce, non forza con costanza come accadeva nella prima frazione, ma quando accelera, sempre sulla fascia destra, è sempre pericolosa, l’asse Felipe-Lazzari-Milinkovic crea una bellissima azione che porta Pedro alla conclusione a botta sicura che si spegne sulla parte bassa della traversa. Spesso le occasioni laziali arrivano da un recupero palla alto, dall’immediata aggressione del portatore di palla avversario, come fa Leiva su Kulikov, palla per Muriqi che fa una buona sponda in favore di Basic il cui sinistro dal limite, però, è impreciso. Al tiro, poco dopo, va anche Muriqi, ma come il compagno non trova la porta. Cerca il gol l’ex Fenerbahce, si vede, un gol che sarebbe oro per acquisire fiducia e autostima. Al 74’ altro doppio cambio per Sarri con Raul Moro e Marusic in campo al posto di Pedro e Lazzari. A cavallo del 75’ la Lazio si divora due occasioni clamorose: la prima con Milinkovic che, dopo un fantastico duetto con Felipe Anderson, prova uno scavino quasi impossibile (c’era Muriqi solo a due passi dalla linea di porta); poi con Felipe Anderson che, servito da Raul Moro, spara al lato da posizione più che invitante e con tanto specchio a disposizione. Nel finale potenziale chance per Raul Moro che prova a saltare Barinov che tocca la palla, ma abbatte anche lo spagnolo. L’arbitro lascia correre, ma rimane più di un dubbio. Poco male. La Lazio vince e convince, giocando un grande calcio e dominando la Lokomotiv molto più di quanto dica il risultato. Ecco, se si può trovare un pelo nell’uovo, la Lazio poteva e doveva essere più cinica sotto porta. 

Pubblicato 30/09