Lazio, tre attaccanti per due maglie in finale: Correa, Caicedo o Immobile?

Pubblicato il 13/05 alle ore 08:00
14.05.2019 07:22 di  Francesco Mattogno  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, tre attaccanti per due maglie in finale: Correa, Caicedo o Immobile?

A inizio stagione la certezza era solo una: Ciro Immobile. Capocannoniere della scorsa Serie A, bomber indiscusso e indiscutibile nelle gerarchie di Inzaghi. Alle sue spalle Luis Alberto per completare una coppia da 40 gol e 26 assist nel campionato 17/18. Ma le cose cambiano, nei primi mesi del nuovo corso è stato lo spagnolo a tentennare - con dovuto arretramento nel ruolo di mezzala - mentre adesso a essere in difficoltà è l'attaccante di Torre Annunziata. E per la finale di Coppa Italia il nodo da sciogliere è proprio in attacco.

IMMOBILE - Manca dal 10 marzo a Firenze il gol su azione, e dal 7 aprile contro il Sassuolo non timbra il cartellino in assoluto. Come riporta la rassegna stampa di Radiosei, Ciro è comunque rimasto un intoccabile, almeno fino alle ultime settimane. Ha collezionato tra tutte le competizioni 3.448 minuti in campo (dietro solo ad Acerbi e Strakosha) per 18 gol segnati. Solo 14 in campionato, contro i 29 della passata stagione. Immobile è un grande attaccante, ha dimostrato di sapersi esaltare nelle partite decisive (la doppietta in Supercoppa ne è l'esempio lampante) ma in finale rischia seriamente di restare fuori.

CAICEDO - Il 2019 è l'anno di Caicedo. La Pantera si è riscoperto attaccante prolifico e decisivo, ha fatto vacillare Inzaghi e adesso è a tutti gli effetti un titolare aggiunto. Sono 1.949 i minuti giocati dall'ecuadoriano, il 12° della rosa come a dimostrare che dopo gli 11 scelti per scendere in campo dall'inizio, ci sia proprio Felipe. Quello di prima riserva è un ruolo che però inizia a stargli stretto, Caicedo segna e fa segnare, è il più in forma là davanti e ha collezionato già 9 reti in stagione (di cui 8 in Serie A). Vuole raggiungere la doppia cifra, sarebbe la quarta volta in carriera. Con Correa forma una coppia da 7 vittorie su 7 partite insieme dal primo minuto, ormai un dato statistico più che una coincidenza.

CORREA - Anche la storia del Tucu è mutata radicalmente con il passare dei mesi e delle prestazioni. Da essere il cambio spacca-partite, Correa si è imposto come titolare al fianco di Immobile, complice anche il nuovo ruolo da mezzala di Luis Alberto. L'argentino ha collezionato 2.530 minuti in campo, è il decimo per minutaggio della rosa della Lazio e con 7 gol stagionali è ad una sola rete dal suo record assoluto di 8 reti con il Siviglia nel 2016/2017. Sembra essere lui l'unica certezza. È il solo in grado di saltare l'uomo con rapidità e facilità, creando superiorità numerica in attacco e liberando il più delle volte i compagni al tiro. Inzaghi dovrà riflettere, tutti e tre hanno un motivo per giocare. Ma le maglie sono solo due, per forza di cose uno di loro resterà fuori dagli 11 iniziali scelti per la finale.

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