Lazio, ci pensa sempre Caicedo: la Pantera graffia nel finale, Spezia battuto 2-1

Un gol di Caicedo decide una sfida tirata, difficile, che lo Spezia aveva pareggiato con un gol d'antologia di Verde. Lazio in piena corsa Champions
04.04.2021 07:30 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, ci pensa sempre Caicedo: la Pantera graffia nel finale, Spezia battuto 2-1
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Soffre e vince. La Lazio ormai sembra aver preso questo abbrivio e  - come accaduto contro Crotone e Udinese -  non brilla, patisce per un tempo le iniziative avversarie, ma alla fine porta a casa il bottino pieno ed è lì ancora in piena corsa Champions. Prima frazione noiosa, senza grossi squilli e in cui è soprattutto la squadra di Italiano a fare la partita e ad andare più vicina al vantaggio. Nella ripresa, invece, partono forte i biancocelesti, forti anche di un Luis Alberto in più e che la sbloccano meritatamente con Lazzari. La Lazio, però, viene raggiunta da un super gol di Verde, ma pure lo Spezia alla fine deve fare i conti con la “Legge Caicedo”. Felipe segna l’ottavo gol in campionato, stavolta dal dischetto e lancia Inzaghi verso la terza vittoria consecutiva. La Lazio vince e onora al meglio anche la memoria di Daniel Guerini. 

LAZIO IMBALLATA - Inzaghi sceglie Pereira per sostituire Luis Alberto (comunque in panchina), fa arretrare Marusic in difesa e sgancia Lulic sulla fascia sinistra. Bene lo Spezia in avvio, aggressivo e propositivo nel pressing sempre molto alto, eppure la prima grande chance è della Lazio: Immobile e Correa duettano bene, ma il Tucu spreca da ottima posizione all’interno dell’area di rigore. Risponde quasi subito la squadra di Italiano con Piccoli e Chabot che, nel giro di un minuto, spaventano i biancocelesti. Spavento ben più grande quello che la Lazio prova al 16’, altra bella azione manovrata dello Spezia che porta al tiro Gyasi e Reina è super nella respinta. Fatica la Lazio a prendere le misure all’avversario, difficile trovare sbocchi perché il pressing furioso dei liguri non consente di ragionare e il retropassaggio diventa quasi scelta obbligata. Biancocelesti imballati, lenti e assolutamente inoffensivi nella prima frazione perché sono un’infinità gli errori tecnici in fase di rifinitura. Lo Spezia allora non fatica granché a controllare l’avversario e al 41’ sfiora di nuovo il vantaggio con Maggiore che di testa spizza il cross di Marchizza e manda al lato di poco. Altro segnale di pericolo per una Lazio insufficiente nei primi 45’.

SEMPRE LUI, SEMPRE CAICEDO - La squadra di Inzaghi prova a scuotersi con Correa che salta Chabot e da posizione defilata impegna Zoet e poi con Immobile che va in profondità sul lancio di Acerbi e tenta il destro al volo da venti metri, palla fuori di almeno un metro e mezzo. Inzaghi opta per due cambi al 51’: fuori Pereira e Lulic, dentro Luis Alberto e Fares. La Lazio impenna i giri del motore, quasi all’improvviso e dopo un grande salvataggio difensivo di Acerbi, arriva un’occasione colossale per Correa che si ritrova a tu per tu con Zoet e gli calcia addosso, quando poteva invece servire proprio Acerbi che era solo e con tutta la porta davanti. Il Tucu si fa perdonare, però, poco dopo: intercetto di Leiva in mezzo al campo, Luis Alberto serve corto l’argentino che premia l’inserimento di Lazzari e Manuel è bravo a rimanere freddo e a battere il portiere dello Spezia in uscita. Biancocelesti nettamente migliorati nella ripresa, complice anche uno Spezia più stanco e meno aggressivo nel pressing e allora altra occasione poco dopo l’ora di gioco, ancora per Lazzari, che sfrutta l’uscita incerta di Zoet e poi tenta il pallonetto dalla distanza, traiettoria però sbilenca e palla fuori. Nella Lazio fuori Immobile e Milinkovic, entrambi reduci dalle fatiche con le nazionali, dentro Akpa Akpro e Caicedo. Ma all’improvviso lo Spezia trova il pari: Gyasi vince un duello con Marusic e mette al centro un cross senza grosse pretese, ma Verde s’inventa un gol clamoroso in rovesciata e pareggia i conti. Dopo il pari ligure, però, la reazione Lazio non è veemente, furiosa, come ci si potrebbe aspettare, ma all’87’ su azione d’angolo ecco l’episodio che può cambiare il campionato biancoceleste: Marchizza, girato di spalle, ma con il gomito largo devia il cross provenente da sinistra. Giua non vede inizialmente, ma poi viene richiamato all’on field review da Guida e dopo breve revisione fischia calcio di rigore. Dal dischetto va Caicedo che freddissimo spiazza Zoet e fa 2-1. Gol pesantissimo quello della Pantera e finale convulso, nervoso, Giua espelle Lazzari (reazione dopo un brutto fallo subito da Agudelo) e Correa (doppia ammonizione) che quindi non ci saranno a Verona. Nonostante tutto, però, la Lazio vince e porta a casa tre punti d’oro.

Pubblicato il 03/04