Lazio, Lotito: "Rosa super, il problema è solo di testa. I rinnovi..."

13.02.2024 11:30 di  Francesco Bizzarri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Lotito: "Rosa super, il problema è solo di testa. I rinnovi..."
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“Un trend che abbiamo dall’inizio della stagione in termini di abbonamenti e presenze. La partita con il Bayern Monaco ha maggior richiamo ma devo fare i complimenti ai tifosi. Sono il dodicesimo uomo in campo e sono fondamentali per spingere la squadra. I tifosi in questo momento hanno puntato sulla squadra, stanno dimostrando fiducia e vanno ripagati”. Claudio Lotito inizia così il suo intervento a Radio Radio. Un Olimpico stracolmo per il match d’andata contro il Bayern Monaco di Champions League. Un bel traguardo per una serata tutta da vivere. Poi il presidente della Lazio parla della squadra, di Sarri e dei rinnovi.

LOTITO E LA NUOVA SQUADRA - “Rosa completa? Lo dice lo stesso allenatore, dal punto di vista dei ricambi abbiamo allungato la rosa. I risultati in termini di espressioni di gioco vanno in evoluzione perché alcuni giocatori sono arrivati da poco e hanno bisogno di tempo per adattarsi. Lo stanno facendo ma lo devono dimostrare in ogni partita. Faccio un ragionamento pratico. Da noi è andato via un solo giocatore, Milinkovic. Dopo 8 anni era un impegno che avevo preso con lui. Lui voleva maturare un’altra esperienza e così è stato. La squadra è attrezzata in tutti i ruoli, sono tutti titolari, sta alla squadra dimostrare il loro valore. Il problema è di testa, di volontà, ci siamo confrontati con squadre attrezzate e abbiamo fatto bene, ci siamo confrontati con squadre meno attrezzate e a volte abbiamo perso“.

IL LAVORO DI SARRI - "Avete informazioni infondate e distorte. Sarri sta dando dimostrazione di essere un maestro di calcio, stanno crescendo i giocatori che sono arrivati. Sarri è un intossicato del calcio, è meticoloso, sta dando risultati per la crescita di giocatori e per la capacità di migliorare quelle che sono le condizioni e lo status di questo gruppo. Molti giocatori sono arrivati anche per la sua presenza, per essere allenati da lui. Nessuno è infallibile, però penso che dal punto di vista pratico se qualcuno dovesse fare un bilancio, siamo in semifinale di Coppa Italia, a pochi punti dalla zona Champions e siamo agli ottavi di Champions. La Serie A a 18 squadre? Per quel che riguarda la Lega, io non so quello che raccontano, so quello che sono i fatti. Qualcuno voleva togliere alla Lega il diritto di veto nelle scelte programmatiche. Una cosa troppo importante. 16 hanno votato a favore 4 contro. In 4 hanno chiesto la riduzione del campionato a 18 squadre, non le riforme. 16 squadre hanno dichiarato che in questo momento non era opportuno, perché c’erano altre priorità. Il tema è politico, se le società vogliono…Avevamo preparato un programma condiviso da tutti, che il calcio vada riformato siamo d’accordo tutti. Ma il punto non è ridurre di due squadre, ci sono riforme sostanziali per la sostenibilità economica del sistema. Oggi le società sono società per azioni, entrano in ballo fondi internazionali. Non c’è più l’aspetto romantico del calcio, che cerco di coltivare. Io sono il proprietario, un gestore dal punto di vista storico-sportivo. Ho l’obbligo di preservare, mantenere e tramandare le passioni. Sono il presidente più longevo nella storia della Lazio: in questa società, che ha una storia gloriosa, il nostro compito è di trasmettere i valori fondamentali dello sport. Basta guardare l’atteggiamento della rosa, che va nelle scuole, negli ospedali, a volte anche in grande silenzio. Poi bisogna anche portare i risultati sportivi, ovviamente”.

I RINNOVI IN CASA LAZIO - "Il rinnovo di un contratto dipende dalla società, il premio è una elargizione che fa la società, non è un obbligo. La Lazio gli impegni che ha assunto li ha sempre onorati. Il sottoscritto quando da una parola la rispetta, ma la dà sulla base dei risultati e dei comportamenti. Se il soggetto ha contribuito alla crescita del club sarà premiato. La società è molto attenta alle dinamiche interne, tant’è che il portiere ha dimostrato di essere un valore aggiunto e non ci sono stati problemi. Le cose devono essere fatte con il cervello, quello che serve la società lo fa, gli impegni li onora. Non è un argomento che voglio trattare pubblicamente. Da quando ho preso la squadra ad ora, siamo nella situazione di poter solo crescere. Prima era una società di partenza, ora è una società di arrivo, c’è serietà, un centro incredibile, c’è una prospettiva di crescita e una situazione economica compatibile con l e risorse della società. La Lazio ha un futuro super roseo, lo scorso anno abbiamo pagato a settembre gli stipendi di gennaio. Forse l’unico caso del mondo”.