PAGELLE Lecce - Lazio: non basta Ciro! Il centrocampo si sgretola, esterni inefficaci

05.01.2023 07:24 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Lecce - Lazio: non basta Ciro! Il centrocampo si sgretola, esterni inefficaci
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PROVEDEL 6: Il primo tiro arriva nella ripresa con Di Francesco, fino a quel momento aveva guardato la partita. Sulla botta dello stesso attaccante la respinge in alto, precisa precisa sui piedi di Strefezza. Non intercetta il tiro-cross per Colombo che colpisce nell’area piccola.

LAZZARI 6: Col turbo acceso per tutto il primo tempo. Ne fa ammonire due, offensivamente il solito fattore irrinunciabile. Poi però il pareggio del Lecce nasce quando prova ad azionarsi di nuovo senza però ricevere il pallone di ritorno. Di Francesco, poi, la rimette dentro sorprendendolo alle spalle.

CASALE 6,5: Gioca in modo intelligente. Sfiora il gol di testa, poi si trasforma in assist-man e serve Immobile sulla corsa coi tempi giusti. Chiusure determinate. Anche lui, chiaro, entra nelle azioni delle reti subite, con meno colpe rispetto agli altri.

ROMAGNOLI 5,5: Stava gestendo ogni situazione al meglio, come spesso gli capita. La linea difensiva crolla perché non c’è più il sostegno degli altri reparti. Colombo gli sfila davanti e timbra il raddoppio letale.

MARUSIC 6: Era una prestazione tonica, di impatto fisico e mentale. Poi la squadra inizia la fase di sonno REM e si infila nella lista di chi ne paga le conseguenze.

MILINKOVIC 5: Si vede che non è al meglio. Un po’ la testa, un po’ - soprattutto nella ripresa - sembrano pesanti le gambe. Erano 3-4 minuti di fila che faticava trascinandosi, non riusciva più a tenere un pallone. E il pareggio arriva puntuale. 

Dal 61’ VECINO 5: Mezz’ora di poco o nulla. Più nulla che poco.

CATALDI 5,5: Schiena dritta, stringe i denti e tenta di non farsi condizionare dai giorni di stop per la lombagia. Il primo errore nella ripresa sul pallone consegnato a Di Francesco. Da lì iniziano i momenti di panico collettivi.

Dal 79’ MARCOS ANTONIO 5,5: Sono quasi più le ripartenze avversarie che rischia di attivare che i servizi precisi per i compagni.

BASIC 5: L’impegno, per carità, non manca. A un certo punto serve però anche qualcosa di concreto e sostanzioso: spara alle stelle un mancino dal limite, smette di buttarsi negli spazi nel secondo tempo. Diventa totalmente nullo, non esce prima solo perché Milinkovic cammina proprio.

Dall’85’ ROMERO sv

PEDRO 5: Si danna l’anima, uno come lui la dedizione non la fa mai mancare. Ma nella metà campo offensiva incide pochissimo e ha la colpa di gestire male il passaggio di Lazzari. Il pallone non ritorna all’ex Spal, ma costa il gol subìto.

Dal 61’ FELIPE ANDERSON 5: Non la passa, non tira, non fa nulla in quella che era un’occasione d’oro per il 2-2, nata quasi casualmente. Ritarda qualsiasi mossa. Sceglie di non scegliere. 

IMMOBILE 6,5: Bentornato re dei bomber, i falsi nueve non ci avevano fatto dimenticare l’importanza di un vero centravanti. Mentre scatta guarda la porta mezza volta con la coda dell’occhio, il diagonale non lascia scampo a Falcone. Poi non viene più servito, sbaglia qualche sponda ma gioca almeno 45 minuti di isolamento. Il suo, lui, lo fa sempre.   

ZACCAGNI 5: Fino all’intervallo combina qualcosa, guadagna almeno falli utili. Nella ripresa sparisce totalmente dal campo, purtroppo non è l’unico e la rimonta ne è la conseguenza.

Dal 79’ CANCELLIERI sv

ALL. SARRI 5: Rimontata alla ripartenza, peggio forse non si poteva iniziare. La tanto desiderata solidità dura appena un tempo, poi si sgretola il castello dei 3 punti e delle convinzioni. Così non si va lontano. 

Pubblicato il 04/01 alle ore 18:37