Ferrero: "Voglio arrivare terzo davanti alla Lazio. Lotito? Pensasse alle riforme, altrimenti lo mandiamo a casa"

Pubblicato oggi alle 9:33
03.01.2015 09:33 di  Antoniomaria Pietoso  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
Ferrero: "Voglio arrivare terzo davanti alla Lazio. Lotito? Pensasse alle riforme, altrimenti lo mandiamo a casa"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

"Ho scelto la Sampdoria perché mi è sembrata la società più sana. Mi avevano offerto il Bologna e la Salernitana, prima che la comprasse Lotito, ma il mio sogno, e ho lavorato tanto per questo, è sempre stato quello di prendere la Roma". Parola di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria. Il produttore cinematografico e numero uno doriano si è concesso in una lunga intervista pubblicata sull'edizione odierna de Il Messaggero. Ferrero critica i colleghi e la Lega Calcio: "Chiamatela Slega, ognuno pensa solo a sé stesso. Io ho convinto Lotito ad aprire l'Olimpico lunedì sera ai tifosi non fidelizzati della Samp. Faremo un appello prima del match, sarà la festa della romanità". Proprio sul collega Lotito, Ferrero si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "La Roma è la società più anti Lotito in Lega. Nessuno dei miei colleghi ha speso una parola quando sono stato deferito (per la frase "Cacciate quel filippino" rivolta a Thohir, mentre Lotito è stato "graziato per la frase su Marotta, ndr). Claudio sta da più anni nel calcio e ne capisce di più. È un gran lavoratore, ma deve onorare il mandato che ha ricevuto da tutti noi. Pensasse a fare le riforme, sennò lo mandiamo a casa. Intanto voglio arrivare terzo davanti alla sua Lazio". Ferrero non ha mai nascosto la sua fede per la Roma (anche se afferma che ormai ha il cuore per tre quarti doriano, ndr), ma tanti suoi cari tifano invece per i colori biancocelesti: "Mio fratello Vittorio e suo figlio Giorgio sono laziali così come mio figlio Riccardo. Quando ho preso la Samp mi hanno detto che dovevo prendere la società di Lotito, ma chi li avrebbe sentiti i miei figli romanisti Emma e  Fabrizio". In chiusura Ferrero parla di due ex laziali come Mihajlovic e Delio Rossi: "Con Sinisa il feeling è stato immediato. Era il giorno di Italia-Inghilterra a Roma, l'ho portato a vederla all'Adriano: sala quattro, noi due soli con coca cola e pop corn. Lo vedo più come un amico che come un tecnico. Non penserei mai ad un suo esonero nemmeno dopo due sconfitte. Anche perché quelle due gare le vince. Delio Rossi? Continuo a pagarlo perché la transazione è fallita. Il prossimo contratto lo farò come dico io: con una clausola. Non pagherò più chi non lavora per me"

 

 

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